Avezzano. “Le recenti esternazioni del consigliere comunale di Avezzano Nello Simonelli sul Pride e sulle persone LGBTQIA+ non sono semplici scivoloni, ma parole gravi, offensive e del tutto inadeguate al ruolo istituzionale che ricopre, ancor più se si parla del presidente della Commissione Cultura. Ridurre un evento come il Pride, pacifico, inclusivo e fondato sul riconoscimento dei diritti, a una caricatura di parte, mistificando la sua natura e il suo significato, significa mancare completamente il punto e ignorare la storia e le ragioni di una battaglia civile che dura da decenni”, così il segretario del PD Abruzzo Daniele Marinelli con la responsabile Diritti del partito Marielisa Serone, il senatore Michele Fina, la segretaria del PD di Avezzano Anna Paolini e del Pd provinciale dell’Aquila Stefano Albano, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e la consigliera comunale di Avezzano Lorenza Panei.
“Il Pride non è folklore, né provocazione. È la voce di una comunità che per troppo tempo è stata sì costretta a vivere in una riserva indiana, ai margini, a subire discriminazioni, insulti, silenzi e solitudini – incalzano i rappresentanti del PD – . È lo spazio pubblico in cui si afferma che ognuno ha diritto di esistere, amare, vivere ed essere riconosciuto senza paura. L’argomento degli “amici gay” utilizzato come giustificazione è non solo inadatto al contesto politico, ma anche sintomo di una visione arretrata e paternalistica ormai fuori tempo. Per favore, andiamo avanti, mettiamoci al passo con un mondo moderno e libero in cui c’è spazio per tutti. Non basta conoscere una persona omosessuale per comprendere davvero cosa significhi vivere in una società che fatica ancora a garantire piena dignità e diritti a tutti. Chi guida una Commissione Cultura dovrebbe promuovere comprensione, approfondimento, pluralismo e rispetto ed essere aperto a tutte le condizioni e i punti di vista, perché è questo che la cultura fa. Dovrebbe conoscere le radici e il significato internazionale di eventi come il Pride e contribuire a tradurli in azioni concrete a livello locale. Chiediamo che il consigliere faccia un passo indietro rispetto a quanto dichiarato e chieda scusa pubblicamente alle persone e alla comunità che ha offeso, non solo con le parole, ma con il messaggio che quelle parole rappresentano. Il Partito Democratico continuerà a difendere con forza i diritti civili, la libertà individuale e l’uguaglianza. E a stare accanto a chi ogni giorno combatte per essere riconosciuto. Perché i diritti non sono concessioni: sono la misura della civiltà di un Paese e l’Abruzzo, come l’Italia, ha ancora tanti passi da fare in merito, ma tanti ne ha fatti grazie allo sguardo più aperto e all’umanità di sempre più persone”.
Pride ad Avezzano, Simonelli: “Rispetto, sobrietà, convivenza i veri valori della società civile”