Avezzano. Prevenire è meglio che curare. Lo si dice sempre, e a giusta ragione. In campo medico, soprattutto, fa tutta la differenza tra lo stare bene e il correre il rischio di dover prestare attenzione all’insorgere improvviso di problemi di salute. Tanto per le persone quanto per gli animali. Lo sa bene il veterinario Ennio Di Carlo che vuole sottolineare l’importanza di agire con anticipo per evitare rischi inutili alla salute dei nostri amici a quattro zampe.
L’ecografia veterinaria ha come finalità l’inquadramento diagnostico e il trattamento di patologie acute e croniche
“E’ un’indagine diagnostica basata sulla risposta di un corpo al passaggio degli ultrasuoni. Gli ultrasuoni partono da una sonda attraversano il corpo e tornano a questa; la macchina, cioè l’ecografo, a questo punto trasforma segnali ricevuti in immagini che vanno dal nero, per un corpo a bassa densità, come un liquido, al bianco per un osso che ha maggior densità. Tra questi due estremi c’è una scala di tonalità di grigi, diversi a seconda dei vari organi”.
Si basa sul principio dell’emissione di eco e della trasmissione delle onde ultrasoniche. Questa metodica viene considerata come esame di base o di filtro rispetto a tecniche più complesse come la risonanza magnetica o la T.A.C. e permette di rilevare la struttura degli organi interni, le funzionalità ematiche e cardiache. L’ecografia non prevede anestesia e solo in rari casi si esegue una leggera sedazione; quindi anche i pazienti in condizioni critiche possono essere sottoposti all’esame. L’esame ecografico può guidare l’esecuzione di ago-aspirazioni o biopsie che consentono di prelevare campioni di tessuto e caratterizzare le lesioni individuate.
Che cosa si può vedere con un’ecografia addominale?
Con l’ecografia si possono vedere tutti gli organi addominali; si può valutare l’apparato urinario: i reni, la vescica, una parte dell’uretra, gli ureteri. Si può studiare l’apparato riproduttore, nelle femmine ovaio e utero, nei maschi testicoli e prostata, poi il fegato, lo stomaco e tutto l’apparato gastroenterico, la milza, i linfonodi, i surreni, il pancreas, tutto quello che c’è nell’addome. In caso di normalità, alcune strutture non sono così facilmente evidenziabili, come per esempio, utero e ovaie nella femmina nella fase di canestro e gli ureteri. Questo perché sono strutture molto piccole e dello stesso colore del grasso addominale.
Da ciò si può capire che non sempre ecograficamente si possono apprezzare delle lesioni, inoltre certe volte alcune di esse hanno lo stesso colore dell’organo sano, quindi l’ecografista non riesce a vederle. Una lesione può quindi essere visualizzata se più bianca, cioè iperecogena, oppure più scura, cioè ipoecogena rispetto al tessuto sano. Per convenzione si parla di tessuto isoecogeno, cioè una tonalità di grigio che sta a metà tra bianco e nero, per la corticale del rene, tutto quello che è più chiaro o più scuro si valuta in confronto a questo e quindi si può stabilire se sano o patologico.
L’ecografia non è invasiva, gli ultrasuoni non fanno male, se ne possono fare anche tutti i giorni. Questo test si esegue con il cane in decubito laterale sia sinistro che destro, oppure in stazione quadrupedale; è necessario rasare il pelo altrimenti gli ultrasuoni non riescono ad arrivare in profondità e si hanno formazioni di artefatti
In quali circostanze si decide di fare un’ecografia o un’ecocardiografia?
Soprattutto per prevenzione. Nei soggetti dai 5-6 anni in poi si consiglia un controllo ecografico almeno una volta all’anno perché i cani di taglia grande presentano spesso patologie neoplastiche e quando vengono visitati sono già in condizioni gravi con possibilità terapeutiche molto scarse. Associando quindi analisi ed ecografia a scopo preventivo cerchiamo di scoprire precocemente queste ed altre patologie. Un altro gruppo di soggetti a cui consigliamo l’ecografia preventiva è quello delle femmine adulte non sterilizzate per valutare alterazioni dell’utero come la piometra.
Molte razze canine ed alcune razze feline sono purtroppo predisposte allo sviluppo di cardiopatie con carattere ereditario o familiare. Queste patologie cardiache vanno riconosciute il più precocemente possibile sia nei cani riproduttori, per poter selezionare gli individui più sani per un miglioramento della razza, sia nei cani di proprietà o d’affezione, per poter intervenire con terapie mediche e/o chirurgiche in modo tempestivo prima che si manifestino i sintomi di scompenso cardiaco.
Perciò è estremamente importante verificare con una visita cardiologica completa lo stato di salute cardiaca sia di cuccioli che di soggetti adulti, soprattutto di alcune razze predisposte.n ( Dobermann, Alano, Labrador e Golden Retriver, Terranova,Cavalier, King Charles Spaniel, Bulldog inglese, Bassotto, Barboncino Beagle)
Anche alcune razze feline sono affette da una patologia cardiaca ereditaria: la cardiomiopatia ipertrofica. Le razze più colpite sono Maine Coon, Ragdoll, Persiano ed i loro incroci e possono sviluppare la patologia da giovani o da adulti. Si consiglia di testare con esame ecocardiografico ufficiale i soggetti di queste razze per la prima volta ad 1 anno di età e poi annualmente fino a 3 anni di età: poi in caso di assenza della patologia, si ripete un ultimo controllo a 5 anni di età.
Da tutto quello già detto si capisce quanto sia importante ed utile l’ecografia in veterinaria. Però come già accennato in precedenza l’ecografia ha anche dei limiti oltre a quelli citati. Uno di questi limiti è quello di non poter denominare in modo specifico una lesione perché molti quadri sono comuni a più patologie e in pochissimi casi possiamo dire che l’immagine sia patognomonica per una patologia, cioè tipica ed esclusiva per quella malattia. La presenza di lesioni focali, sia ipoecogene sia iperecogene sono comuni a patologie sia benigne che maligne; in questi casi, però l’ecografia può servire per aghi aspirati o biopsie guidate e mirate sulla lesione per eseguire test di laboratorio quali esami citologici, istologici, esami colturali.
L’ecografia è una metodica operatore-dipendente, è indispensabile una particolare manualità che si acquisisce con anni di esperienza e un’ottima conoscenza della medicina interna per poter correttamente interpretare le immagini.
Nella nostra struttura garantiamo alti livelli di professionalità con la collaborazione del dott. Spizzica Carmelo che da anni si occupa esclusivamente di ecografie ed ecocardiografie.
Per info e contatti: Ennio Di Carlo studio veterinario