Pescina. Giobbe Covatta, Carlo Goldoni, Gloria Kellet, Bradbury, Marguiles, sono solo alcuni degli autori che verranno portati in scena da illustri attori del panorama italiano, tra i quali Andrea Giordana e Geppy Gleijeses, Paola Quattrini, Edoardo Siravo, Emanuele Salce, Monica Guerritore e Lino Guanciale, per la Stagione teatrale 2015/2016 del Teatro di Pescina. Otto spettacoli in cartellone proposti ed organizzati dall’ACS Abruzzo Circuito Spettacolo in collaborazione con il Comune di Pescina, che allieteranno le fredde serate invernali fino alla primavera degli amanti della prosa. Le porte del teatro San Francesco si apriranno ufficialmente il 7 dicembre alle ore 21.00, la serata si prospetta esilarante; il debutto, infatti, sarà all’insegna dello humor grazie allo scoppiettante spettacolo del comico napoletano Giobbe Covatta in scena con “6° (Sei Gradi)”. Una performance ambientata nel futuro, che solleva il problema del cambiamento climatico causato da noi contemporanei. Protagonisti saranno i nostri discendenti, ereditari del mondo che gli abbiamo lasciato: come sarà la terra la cui temperatura media risulterà più alta di un grado rispetto ad oggi? E quando i gradi saranno due? E quando saranno 6? Per la risposta Giobbe vi aspetta a teatro. Sabato 16 gennaio alle ore 21.00 ad attendere il pubblico sul palco ci saranno 16 paia di scarpe, 4 attrici e 16 personaggi femminili proiettate sulla scena direttamente dalla penna di Gloria Calderòn Kellet con “Tacchi misti”. Una divertentissima e irriverente galleria di donne, diametralmente opposte agli stereotipi delle serie TV, che chiedono solo di essere ascoltate. Un’ampia carrellata di esperienze raccontate in una sequenza rapidissima di ritratti; una sorta di “roulette russa” dove, ad ogni numero, corrisponde un paio di scarpe e un nome (la fidanzata, la casalinga, la cinica, la dea, la ladra, la prima donna ecc…) che investirà il pubblico con la sua storia. Il 6 febbraio ore 21.00 una straordinaria interpretazione di Paola Quattrini con “Oggi è già domani” la storia di una donna, madre e moglie circondata dal sano egoismo dei suoi familiari che si ricordano di lei solo quando ne hanno bisogno. Quella di Dora sembrerebbe un’esistenza grigia ma, invece, non è così, perché Dora è una donna dotata di eccezionali risorse e riesce a vincere la solitudine sfogandosi con un’amica che sa ascoltare: il muro della cucina. Al muro, Dora confida sogni, desideri e felici ricordi. Racconta gli accadimenti delle sue giornate ed alcuni divertenti incontri con una antipatica vicina di casa, una sorprendente compagna di scuola, un cane forzatamente vegetariano e con Pia la sua unica amica femminista. Se un muro potesse ridere e commuoversi, non c’è dubbio che il “suo” muro lo farebbe perché Dora esprime tenerezza, fantasia ed un irresistibile umorismo. Musiche di Armando Trovajoli canzoni di Serena Autieri. Il 13 febbraio alle ore 21.00 Lino Guanciale porta in scena un monologo interiore con lo spettacolo “Cadrà dolce la pioggia”. Un racconto costruito per frammenti, un viaggio fatto di immagini spazzate, dentro e fuori il mondo di Ray Bradbury. Un remix di testi del maestro della fantascienza classica, che ci ha insegnato a guardare al futuro con gli occhi velati dalla nostalgia del passato, che porta gradualmente al confronto con l’altro e costruisce la diversità, il contatto, il fantasma, il doppio. Sulla scena semplici tagli di luce costruiscono uno spazio immateriale, da abitare con l’epifania di sogni raccontati, tramite l’uso di tecnologie antiche e di elementi naturali, come l’acqua, la sabbia e le foglie, che fanno del mondo un universo infinito. La grande commedia di Carlo Goldoni “Il Bugiardo” il 27 febbraio alle 21.00 la grande regia di Alfredo Arias con in scena Geppy Gleijeses, Andrea Giordana e Marianella Bargilli. Con questa commedia Goldoni cerca di trasmettere un insegnamento che è rintracciabile nella vita di tutti i giorni, fa capire come in realtà le bugie sono solo uno strumento che in ogni caso, si ritorcono contro i bugiardi. Riesce a farlo tramite una commedia che sembra tutto fuorché un romanzo di formazione, ci riesce con un mix in lingua e dialetto veneziano, attribuito alle maschere, diverte e fa ridere lo spettatore per renderlo in effetti quasi partecipe della storia. Forse l’attrice più anomala per bravura del panorama italiano è Monica Guerritore interprete di una commedia drammatica come “Qualcosa Rimane” tratta dal romanzo di Donald Margulies. Il tema trattato è quello dello scontro generazionale tra una scrittrice di grande talento e fama, che alterna la pubblicazione di romanzi di successo all’insegnamento a pochi giovani allievi dotati e una giovane scrittrice, affamata di tutto. La donna ha un vissuto misterioso, che rivelerà alla sua allieva/amica solo a seguito dell’intimità che si verrà a creare tra loro: la complessa relazione affettiva, quando era una giovanissima aspirante scrittrice, con Delmore Schwartz, poeta, filosofo, scrittore, mentore tra l’altro di Lou Reed e l’esperienza nel mondo rivoluzionario della Beat Generation. La giovanissima Lisa percepisce la potenza di quel mondo, ma la fretta, dominus della gioventù, le fa sembrare impossibile arrivare a tanta ricchezza creativa. Lei che ha tempo non vuole sprecarlo: vuole scrivere, produrre, pubblicare anche a costo di tradire… La giovane co-protagonista è la pluripremiata Alice Spisa …… Da non perdere. Altro appuntamento con la commedia goldoniana, questa volta con l’indimenticabile Mirandolina protagonista de “La Locandiera” il 9 aprile alle 21.00. La storia è quella dell’attraente e astuta giovane donna che possiede a Firenze una locanda gestita con l’aiuto del cameriere Fabrizio. Costantemente corteggiata, in modo particolare dal Marchese di Forlipopoli e dal Conte di Albafiorita, che rappresentano gli estremi dell’alta società veneziana del tempo, l’astuta locandiera, da buona mercante, non si concede a nessuno dei due uomini. Ma l’arrivo del Cavaliere di Ripafratta, un aristocratico altezzoso e misogino incallito, sconvolge il fragile equilibrio della locanda. Il Cavaliere, ancorato alle sue nobili origini e lamentandosi del servizio scadente, detta ordini a Mirandolina e non perde occasione per mettere in ridicolo il conte ed il marchese. Mirandolina, ferita nel suo orgoglio femminile e non essendo abituata ad essere trattata come una serva, si promette di far innamorare il Cavaliere. Sarebbe questo il suo modo di impartirgli una lezione. Un grande classico al femminile del teatro più amato dalle donne. La Stagione teatrale si conclude il 23 marzo alle 21.00 con Edoardo Siravo e lo spettacolo “Le nostre donne”, una commedia brillante tutta al maschile con tre personaggi in scena che dipingono il mondo femminile, in un intreccio ritmato e incalzante. Una sera Max e Paul si trovano a casa di Max per la solita partita a carte. Stanno aspettando Simon che è in ritardo. Quando quest’ultimo arriva, sconvolto, confessa di aver strangolato la moglie e cerca negli amici un alibi. Opposte sono le posizioni di Max e Paul: più intransigente il primo, più indulgente il secondo. I tre amici parlano per tutta la notte delle rispettive mogli, della loro amicizia, fino a che Simon, dopo tre pasticche di tranquillante, crolla sul divano. I due amici discutono se mentire alla giustizia per proteggere l’amico oppure denunciarlo. Quando Simon si sveglia, il telefono squilla… Chi sarà? Per scoprirlo non vi resta che venire a teatro.