Avezzano. Si impossessa dei soldi ottenuti dalla vendita all’asta di un immobile mentre è consulente del tribunale e viene condannato a tre anni di reclusione. Si tratta dell’avvocato Gaetano Paluzzi, 52 anni che doveva rispondere dell’accusa di Peculato.
La condanna è arrivata dal collegio del tribunale di Avezzano presieduto dal giudice Zaira Secchi (Minotti e Sacco a latere). accusato di essersi appropriato del denaro di un immobile venduto all’asta mentre era consulente del tribunale.
L’arresto era stato eseguito nel 2014 dagli uomini della Finanza della compagnia di Avezzano su ordine di custodia cautelare emesso dal giudice del tribunale di Avezzano. I finanzieri si erano presentati in tribunale, avevano raggiunto Paluzzi in aula e gli avevano chiesto di seguirlo fino alla stanza degli avvocati. Lì era stato arrestato.
I fatti riguardano una procedura d’asta legata a un immobile che si trova a Ortucchio e l’accusa è di peculato e appropriazione indebita aggravata. Dopo la segnalazione, infatti, erano stati avviati gli accertamenti, risalendo ai movimenti bancari dell’arrestato. Secondo le accuse, a Paluzzi era stata affidata dal tribunale una procedura esecutiva e per la vendita di un immobile da ristrutturare aveva incassato 5.500 euro. Avrebbe intascato il denaro ricavato dalla vendita all’asta dell’immobile mentre era consulente del tribunale.
Dalla relazione del suo successore, nominato dal giudice in sostituzione dell’indagato, erano emersi gravi indizi di colpevolezza. Paluzzi, secondo le Fiamme gialle, si stava occupando della vendita coatta di un rudere pignorato, ma una volta incassati i soldi li avrebbe versati sul suo conto e, secondo la Finanza, anche spesi. Dopo oltre un anno, sempre secondo l’accusa, il denaro non era ancora stato depositato nelle casse del tribunale e, secondo gli accertamenti della finanza, dopo averli incassati, l’avvocato ne aveva utilizzato una parte. Pietro Guida