Tagliacozzo. “E’ una soluzione-posticcio e un pasticcio che dimostra la ristrettezza dall’azione amministrativa, una soluzione politica che non accetteremo. Siamo pronti a manifestare”. Lo afferma il presidente del comitato per la difesa dei piccoli ospedali Rita Tabacco alla luce delle notizie sul ridimensionamento delle due strutture di Pescina e Tagliacozzo che resterebbero aperte, qualora riaprissero il 16 giugno, soltanto di giorno e alle 20 chiuderebbero i battenti. Segnalato dal comitato un altro caso di disperazione a causa dell’assenza del servizio.
“La decisione di assegnare a Tagliacozzo e Pescina assistenza sanitaria h12, lasciando la notte i cittadini di fronte a una emergenza che non può far fronte al territorio”, afferma la Tabacco, “è una decisione assolutamente opinabile. Infatti il regime sanitario dell’h24, disciplinato dall’assessore protempore Silvio Paolucci, che ampliava il servizio all’h24, è la dimostrazione che l’assistenza sociale e politica dell’epoca aveva riscontrato la necessità assoluta di tutelare la popolazione con quell’assetto a livello sanitario. E’ la testimonianza che la politica si è resa conto delle necessità e della realtà che la Marsica vive e che questa realtà va applicata per la tutela della vita e della salute”.
“Abbiamo vergognosamente fatto un passo indietro”, ha aggiunto, “con la politica che arretra di fronte alle necessità della gente indifesa. Il piano sanitario era stato modificato alla luce della reale conformazione territoriale. E’ una responsabilità morale che in passato è stata presa e ora no. Lasciare la notte affidata al solo 118 è pericoloso. Questa è una soluzione vergognosa”, continua il comitato cittadini, “perché qui si tratta di vita o di morte. Chiediamo che venga subito riapplicata la centralità dell’uomo e del cittadino.
Ennesimo episodio. “Lo spettacolo che si è presentato lunedì sera davanti al presidente del comitato”, racconta la Tabacco, “è l’emblema di un situazione da terzo mondo. Per un arto rotto e gonfio, due poveri anziani disperati e con le lacrime agli occhi, arrivati da un lontano paese del carseolano, erano riusciti a raggiungere Tagliacozzo con la loro macchina e non se la sentivano di continuare dopo tanti chilometri fino ad Avezzano. Tutto questo per una iniezione di analgesico che avrebbe potuto alleviare un dolore atroce. Chiedevano aiuto, piangevano, non potevano essere accompagnati dal 118, ed è dovuto intervenire un medico di buona volontà. Questa è una sconfitta dello Stato a tutti i livelli”.