Pescina. La lega dello Spi–Cgil “Area Marsica” e la lega Spi-Cgil “Valle del Giovenco” aderiscono alla manifestazione di protesta convocata dai Comuni di Tagliacozzo e Pescina per più sanità pubblica e più medicina di territorio.
“L’emergenza sanitaria vissuta in questi ultimi mesi in Italia ha mostrato tutti i limiti del nostro modello sociosanitario, basato sulla centralizzazione su pochi ospedali, aggravato da una gestione istituzionale non sempre rispondente alle necessità dei cittadini” spiegano Sesto Mancinelli, segretario della lega Spi-Cgil “Area Marsica”, e Mario Asci, segretario della lega Spi-Cgil “Valle del Giovenco”. “In Lombardia molte cose non hanno funzionato, il modello si è dimostrato inadeguato ed inefficace, ed è solo grazie all’impegno di tutto il personale che lavora nel sistema sanitario se le conseguenze dell’epidemia non sono state peggiori”.
“Anche nella nostra regione, tra “razionalizzazione” della spesa e piani di rientro, si è persa la centralità del paziente” continuano Mancinelli e Asci. “In un paese in cui aumentano le disuguaglianze e aumenta la povertà sono sempre di più i cittadini che rinunciano alle cure, e molti di essi sono anziani. In Abruzzo assistiamo anche ad un graduale invecchiamento della popolazione e ad un progressivo spopolamento delle aree interne. In questa difficile situazione occorre anche garantire i livelli essenziali di assistenza (Lea)”.
“Per tutte queste ragioni, non è più rinviabile la valorizzazione dell’assistenza sociosanitaria di prossimità che deve anche rappresentare la leva per rilanciare il sistema pubblico, garantendo a tutti il diritto alla salute. Chiediamo perciò un cambio di passo, sempre più necessario, per affrontare con urgenza le modifiche al sistema sanitario della nostra regione con lo sviluppo della medicina del territorio, partendo subito dalla utilizzazione e dallo sviluppo delle strutture già esistenti come Tagliacozzo e Pescina” concludono.