Avezzano. “Più che al Presidente del Consiglio Di Pangrazio il Pd di Avezzano dovrebbe rivolgersi alla Senatrice Pezzopane, magari in questo momento impegnata in altre faccende, che sostenne la realizzazione dell’opera in questione”. Il Presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, Mauro Febbo interviene in merito alla vicenda che il riguarda il Progetto Powercrop e per il quale è stato sollecitato dal circolo avezzanese del Partito democratico, tra gli altri, anche un intervento del Presidente del Consiglio regionale. “Voglio ricordare ai rappresentanti del Pd – prosegue Febbo – che il progetto Powercrop è il frutto di una filiera interamente di centrosinistra e si stanno schierando contro un’opera che esponenti della loro corrente politica hanno fortemente voluto. Stiamo parlando di un percorso iniziato nell’agosto del 2007 e sottoscritto dell’allora Giunta Del Turco, con la firma dell’Assessore Marco Verticelli, del Direttore dell’Arssa Donatantonio De Falcis (responsabile agricoltura del Pd), della stessa Stefania Pezzopane (Presidente della Provincia dell’Aquila) e del Presidente Asi-Avezzano (di nomina Pd); fu sottoscritto anche da tutte le organizzazioni professionali (Coldiretti, Confagricoltura ecc.) e da quelle sindacali (Cgil, Cisl e Uil). Successivamente le organizzazione professionali avevano ritirato la loro firma e quindi il loro assenso mentre il Comune di Avezzano (Giunta Floris) votò una Delibera per testimoniare la propria contrarietà (confermata anche dalla nuova Giunta di centrosinistra).
Siamo di fronte a una sconcertante forma di demagogia che genera solo confusione non solo tra cittadini e gli elettori. Il centrosinistra che prima avalla e poi si oppone un’opera del genere da che parte sta? Mi chiedo: magari tra uno o due anni ci ripenseranno?
A sostegno di queste mie preoccupazioni vorrei ricordare al Pd di Avezzano, che forse ha la memoria corta, alcuni cambi di rotta che hanno visto come protagonisti illustri rappresentanti del loro partito. Silvio Paolucci e Tommaso Coletti ad esempio, quando si candidarono per la poltrona di sindaco rispettivamente a Tollo e Ortona, erano favorevoli al Centro Oli salvo poi cambiare registro dichiarandosi contrari.
Lo stesso vale per il progetto Ombrina Mare che non solo aveva sostenitori di centrosinistra a livello locale (leggasi il sindaco di Ortona D’Ottavio) ma anche nazionale come il deputato della provincia di Chieti Maria Amato nonché Romano Prodi. Non da ultimo il dualismo riguardo la deriva petrolifera nel mare Adriatico con il presidente D’Alfonso che si dichiara pronto a dare battaglia agli “ufo” mentre a Roma si vara il decreto “sblocca trivelle”.