Tagliacozzo. Cane della Protezione civile ucciso da bocconi avvelenati. Dalle analisi è emerso che nella carne c’era un pericoloso pesticida bandito dall’Unione europea e dagli Usa da diversi anni. I bocconi di carne avvelenati stanno invadendo la montagna di Marsia, località sciistica tagliacozzana. Sul caso indagano carabinieri e Forestale. Il presidente della Nucleo operativo della protezione civile, Christian Rossi, ha chiesto e ottenuto accertamenti sul veleno che sta uccidendo la fauna del territorio e dalle analisi è emerso che si tratta del potente insetticida Endosulfan, dichiarato illegale per la pericolosità e per gli effetti nocivi che ha su animali ed esseri umani. usato per la polpetta che ha avvelenato Aia, era impiegato in agricoltura ma è entrato a far parte della “‘lista nera” degli inquinanti organici persistenti (Pops) delle Nazioni Unite. Il prodotto è noto infatti perché causa danni alla riproduzione e allo sviluppo di animali ed esseri umani. Viene ancora utilizzato in India, Brasile e Australia. A farne le spese è stato uno splendido esemplare femmina di pastore abruzzese, Maia, addestrata per prestare servizio di supporto agli uomini della Protezione civile, ma divenuta anche una sorta di mascotte del folto gruppo di volontari. L’avvelenamento è avvenuto nella zona della Piana del pozzo mentre il cane era stato sciolto per un addestramento. Dopo aver mangiato il boccone il grosso esemplare, nonostante l’imponente stazza, è sopravvissuto solo per pochi minuti. Il personale del nucleo operativo ha eseguito anche dei sopralluoghi alla ricerca di altri bocconi avvelenati. Le ricerche hanno confermato la presenza di più pallette di carne in tutta la zona. Lo scopo del veleno potrebbe essere quello di colpire i lupi che si avvicinano alle abitazioni.