Avezzano. Resta molto calda la questione legata ai criteri di formazione del consiglio comunale ad Avezzano. Non si placano le polemiche, e gli esclusi minacciano ricorsi. All’annunciata sorpresa che ha determinato l’ingresso dell’ex vice-sindaco Iride Cosimati e l’esclusione dell’Udc Stefano Chichiarelli si aggiunge il ricorso al Tar annunciato dall’Unione di Marsi in relazione alla ripartizione dei dieci seggi di minoranza all’interno delle liste e dei candidati. “Presenteremo il nostro ricorso al Tar non appena il decreto sul Consiglio comunale di Avezzano avrà ufficialità”, ha dichiarato il presidente dell’Udm e candidato Sindaco alla scorsa tornata elettorale, Pierpaolo Rubeo. “La legge parla chiaro: i seggi vanno ripartiti prima di tutto sulle liste, e poi sui candidati. Questo criterio non è stato però adottato per il candidato sindaco Italo Cipollone, a cui è stato assegnato un seggio al di fuori dei cinque spettanti al PdL. Cipollone – continua Rubeo – va invece incluso nei cinque consiglieri del Popolo delle Libertà, come è avvenuto per Iride Cosimati, alla quale spettava soltanto un seggio. L’unione dei Marsi ha ottenuto il decimo quoziente, per questo ha diritto ad un posto all’interno del consiglio comunale. Siamo risultati decimi per soli 8 voti; ma la sfortuna è un conto, il diritto un altro, ed il ricorso al Tar – conclude Rubeo – è un atto giusto e doveroso anche nei confronti dei nostri elettori”. Probabilmente farà ricorso anche Chichiarelli dell’Udc fondando le motivazioni sull’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato e sull’interpretazione della specifica secondo cui alla maggioranza andrebbe garantito almeno il 60% dei seggi. Secondo un principio analogo a quello applicato in altri contesti comunali, la ripartizione dei seggi, e la formazione del consiglio, potrebbe tornare alla proporzione di 15 a 9, dato l’attuale 59,8% garantito dai 14 consiglieri di maggioranza sui 24 totali. Gianluca Rubeo