Celano. una discussione tra parenti finisce a botte con due persone, moglie e marito, accusate di lesioni e violenza privata e una, il fratello di lui, in ospedale per le ferite riportate. I due indagati, nei confronti dei quali si sono chiuse le indagini preliminari, avrebbero anche tentato, secondo l’accusa del pubblico ministero Lara Seccacini, di impedire al parente ferito di raggiungere il pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano.
L’episodio è avvenuto alla metà di agosto scorso. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, C.S. e G.P., di Celano, sarebbero andati a casa del fratello dell’uomo e avrebbero cominciato a prenderlo a calci e pugni procurandogli delle contusioni e delle escoriazioni sul viso e sulla fronte. Tutto sarebbe cominciato con una lite verbale ma poi, i coniugi, dalle parole sarebbero passati ai fatti, iniziando a picchiare selvaggiamente il proprietario dell’abitazione. Una volta finita la lite, la coppia sarebbe uscita dall’abitazione ma i due avrebbero deciso di impedire alla ferito di curare le lesioni che gli avevano cagionato.
Avrebbero infatti bloccato l’uscita della sua proprietà con un trattore rendendo impossibile così il trasferimento in ospedale dove è arrivato soltanto successivamente. Dopo gli accertamenti gli è stata diagnosticata una prognosi di 5 giorni. Da quei fatti è poi scaturita una denuncia e i coniugi sono finiti sotto indagine. Al termine degli accertamenti ora il pm deciderà se chiedere il rinvio a giudizio dei coniugi celanesi difesi dagli avvocati Luca e Pasquale Motta