Avezzano. Picchiò e trascinò la fidanzata per i capelli sull’asfalto. Ora Luigi Antidormi è stato condannato a sei mesi di reclusione ma con tutta probabilità non andrà in carcere perché il reato è oramai prescritto. Il giudice del tribunale di Avezzano, Anna Carla Mastelli, lo ha condannato per una vicenda che risale al 2010. Antidormi, già accusato di omicidio colposo per la morte del 15enne Marco Zaurrini, investito a maggio del 2015, doveva rispondere di lesioni e violenza privata. I fatti sono avvenuti ad Avezzano, in una discoteca della città. Antidormi aveva iniziato a litigare con la ragazza, sua ex fidanzata all’epoca 16enne. Lei era uscita dal locale e aveva raggiunto Celano dove era stata rintracciata da Antidormi.
Qui, secondo l’accusa, era stata presa a schiaffi e costretta a salire nella macchina del giovane celanese trascinata sull’asfalto per i capelli. Infine era riuscita a rincasare ed era stata soccorsa dalla madre e portata al pronto soccorso. Fu presentata una denuncia e i carabinieri avviarono le indagini. Antidormi fu rintracciato e denunciato anche grazie a numerosi testimoni. I fatti avvennero in un luogo pubblico, davanti a tante persone. Ora il celanese, difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, è stato condannato a sei mesi di reclusione. I reati sono però vicini alla prescrizione visto che sono ormai quasi passati i sette anni e mezzo previsti dalla legge. La parte civile era assistita dall’avvocato Mario Del Pretaro.