Pescina. La Città di Pescina, candidata a Capitale Italiana della Cultura Italiana 2025, ha presentato il “Dossier”, predisposto dal suo Comitato Promotore, coordinato dalla Presidente del “Centro Studi Ignazio Silone”, Tiziana Cucolo, con un qualificato gruppo di lavoro, che ha lavorato alacremente, dopo la chiusura del Premio Internazionale I. Silone.
Il Titolo “La Cultura non spopola”, ha emblematicamente posto al centro la candidatura di Pescina come modello delle aree interne, con la Cultura come “leva strategica”, per risollevarle dall’emarginazione e dallo spopolamento di decenni. In particolare lo scenario futuro tracciato dal Dossier, individua la “nuova Pescina”, nata con il “Parco Letterario Ignazio Silone”, proprio in questo 2022, come inizio di una nuova programmazione fino al 2025 della stessa Amministrazione, guidata con grande slancio dal sindaco Mirko Zauri.
In particolare la proposta organica avanzata dalla “Città di Silone e Mazzarino”, (con tutti i suoi Partener istituzionali e del mondo dell’impresa, specie sociale, del vitale Terzo Settore), è stata costruita con una programmazione pluriennale, concertata e co-progettata come pubblico-privata. L’obiettivo così è di avere le massime ricadute in termini di promozione d’imprese locali e di occupazione, sia giovanile che femminile, specie nei servizi avanzati e del turismo-ricettivo, ecosostenibile, con una forte impronta sia culturale, che religiosa e di ritorno dei nostri emigranti, in vista del 2024: l’anno del “Turismo delle Radici”. Per questo le sue tre “macro – sezioni” sono state concepite come aree omogenee della strategia di rinascita dei territori delle aree marginali d’Abruzzo, segnati nella loro storia secolare da crisi e devastazioni di terribili sismi, come quello del 2009 del cratere aquilano e quello del 2016, come fu per la Marsica del 1915, ricordato dalle stesse pagine de “Il Giovane Silone”. Questo ripreso dallo splendido Docufilm (di Gabriele e Saria Cipollitti), finanziato dalla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale e presentato in anteprima a quest’ultima XXV Edizione del “Premio Internazionale Ignazio Silone”, che è risultato storico con un successo indiscusso, premiando in particolare il Direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio, nella chiusura del 22 agosto u.s.
PESCINA per la “Cultura Inclusiva”;
PESCINA per la “Sperimentazione Creativa”;
PESCINA per la “Sostenibilità Ambientale”.
51 Progetti e circa di 150 Eventi, di grande valenza e spessore, tutti legati ad un filo rosso di sviluppo e di rinascita del territorio, con una “Visione”unitaria, pur se articolata, su linee strategiche, di sviluppo, per creare nuove opportunità di occupazione per i giovani, sempre più formati ed orientati all’economia “green”, ecosostenibile, ma ad alta tecnologia. Con la stessa Valle del Giovenco e tutta la sua ricca storia e tradizione, di area protetta, all’interno del dinamico Parco Regionale “Sirente-Velino” ed alle porte del P.N.A.L.M. , il primo Parco Nazionale Italiano, che questo anno festeggia un secolo glorioso di vita.
In tal senso questo 2022 – ha dichiarato il Sindaco Mirko Zauri – “si sta rivelando un anno straordinario per il rilancio di una strategia di crescita e di sviluppo del nostro territorio”, per uscire da una fase di stasi dovuta prima alla pandemia ed ora alla difficile congiuntura geo-politica europea, innescata dall’invasione russa in Ucraina.
Un impegno continuo, che deve vedere tutta la nostra Comunità unita e solidale, ha concluso il Primo Cittadino – “per non perdere nessuna occasione, come questa della Capitale Italiana della Cultura 2025, che dopo la vittoria di Procida 2022, rende tutto possibile, per entrare in ogni caso nel circuito nazionale della Città della Cultura”.
Il ricco “parco progetti”, comunque costituirà una dote unica, a cui attingere per tutte le altre linee di finanziamento, compreso il PNRR, avendo aperti prestigiosi partenariati, anche internazionali, dalla Svizzera alla Germania. Sono previsti altresì eventi, con “Testimonial” di assoluto richiamo come il critico Vittorio Sgarbi ed il regista-attore Michele Placido, per ritornare sul set di “Fontamara”.
“Quale avvenimento emozionante fu per me un mattino la scoperta, di quella zolla di terra, d’un chicco di grano in germoglio. In principio temei che il seme fosse già morto; ma dopo aver spostato, per mezzo di una festuca di paglia, con lentissime precauzioni, il terriccio che l’attorniava, scoprii una linguetta bianca che da esso usciva, una linguetta viva, tenerissima, della forma e grandezza d’un minuscolo filo d’erba. Ah, tutto il mio essere, la mia anima, si raccolse d’un tratto attorno a quel piccolo filo d’erba.
Quanto mi disperai allora di non sapere esattamente che cosa convenisse fare per aiutarlo meglio a vivere … Quella piccola zolla di terra, con quel piccolo debole tesoro nascosto, minacciato da tanti pericoli eppure vivente, fini per acquistare ai miei occhi il mistero della familiarità di un seno materno”.
“Il seme sotto la neve”
Ignazio Silone