Avezzano. Stato di agitazione e assemblee in LFoundry. Le organizzazioni sindacali, attraverso un documento, hanno denunciato, la perdita di 173 dipendenti in due anni, l’assenza di un piano di stabilizzazione per gli interinali e dubbi sulle prospettive di crescita.
“Perché pensiamo che non ci sia un progetto sul futuro dello stabilimento?”, hanno chiesto in modo provocatorio le rsu di stabilimento, “perché tutte le attività strategiche hanno un orizzonte temporale brevissimo e malgrado la fortissima attenzione a numeri e misurabili in genere, la proprietà non riesce ad andare oltre le dichiarazioni di intento puramente raccontate, soprattutto in sede istituzionale. Perché il numero dei dipendenti, da quando si è insediata la nuova proprietà (due anni), è in continua diminuzione, soprattutto tra le figure con esperienza e alta professionalità: siamo a meno 173, da 1.483 siamo passati a 1.310”. Dati che secondo le organizzazioni sindacali preoccupano perchè si sono persi 173 professionisti, la maggior parte con oltre 20 anni di esperienza sulle spalle, che tra pensionamenti, trasferimenti e cambio di lavoro sono andati via da Avezzano e non sono stati rimpiazzati.
“Non c’è alcuna forma di accesso a finanziamenti che leghino l’azienda al territorio, riduzione dei costi estrema e interesse verso le sole forme di finanziamento a recupero pressoché immediato”, hanno continuato i sindacalisti, “no all’accesso a finanziamenti pubblici, no a un piano di formazione davvero efficace e funzionale allo sviluppo di nuove competenze, no ai contratti di espansione, no alla stabilizzazione degli oltre 200 interinali che ruotano in azienda, no a rimpiazzi delle figure tecniche perse, no al piano industriale ma solo “intenzioni” industriali e no al seguito dell’accordo quadro di rilancio dell’attività con attenzione alla riqualificazione”.
Allo stesso tempo, però, ci sono stati secondo le rsu di LFoundry “rimborsi per corsi di formazione, corsa alla riduzione dei costi e premi solo per alcuni, aumento dei carichi di lavoro e contratti di fornitura di ogni genere con scadenze le più brevi possibili. LFoundry è l’unica azienda che in tempi di covid non ha aumentato le ore di pulizia anzi, ha chiesto una riduzione dei costi alla cooperativa che fornisce il servizio. Abbiamo deciso per questo di proclamare lo stato di agitazione”.
Le assemblee ci saranno lunedì dalle 15.30 alle 16.30, metà squadra L, dalle 16.45 alle 17.45 metà squadra L, dalle 20 alle 21 metà squadra E, e poi l’altra metà dalle 21 alle 22. Martedì si ricomincerà dalle 15.30 alle 16.30 con metà squadra I e dalle 16.45 alle 17.45 con l’altra metà. Mercoledì primo dicembre la squadra H incontrerà le rsu metà dalle 15.30 alle 16.30 e metà dalle 16.45 alle 17.45, e agli stessi orari giovedì si aprirà il dialogo con la squadra F. I giornalieri potranno partecipare a qualsiasi appuntamento assembleare in calendario. Le assemblee, come previsto dalla normativa vigente, sono aperte anche al personale interinale.