Tagliacozzo. Sembra davvero non voler finire l’onda lunga delle polemiche dopo il blitz dei carabinieri in Comune a Tagliacozzo. Prima i fatti con l’acquisizione di importanti documenti da parte dei carabinieri, ora a disposizione della Procura della Repubblica, poi la polemica sui tempi e sui modi di tale acquisizione. Il primo cittadino pur confidando nel buon operato della magistratura denuncia che “Gli eventi accaduti sono di spiacevole natura, che ha messo in cattiva luce la città di Tagliacozzo e tutta la sua gente, per biechi scopi strettamente personali”. A gettare benzina sul fuoco arrivano le dichiarazioni del consigliere Gianpietro Pendenza che sottolinea la totale inadeguatezza del sindaco ad amministrare rilevando che “se l’inchiesta è scattata non è certo per colpa di interessi personali di qualcuno” ricordando la totale indipendenza della magistratura che prescinde dagli interessi politici e dai rancori professionali. Anche il consigliere Vincenzo Giovagnorio pur evidenziando la disponibilità e la buona volontà ad agire nell’interesse della città da parte del sindaco Di Marco Testa, dichiara l’inadeguatezza amministrativa che ha portato anche a questa vicenda dai contorni ancora poco chiari.