Rocca di Mezzo. Anno 2011 in archivio con un bilancio più che positivo per la task-force del Corpo Forestale dello Stato, coordinata dal comandante della Regione Umbria Guido Conti, che ha denunciato 23 persone, sequestrato armi e inflitto alcune centinaia di multe. I controlli a tappeto mirati a rafforzare il servizio di controllo e monitoraggio a tutela della salute e dell’ambiente, scattati dopo l’intesa siglata nel mese di giugno tra i vertici dell’Ente Parco- l’ex commissario Patrizio Schiazza e il direttore Oremo Di Nino- e il Cfs, sono stati effettuati dai forestali delle stazioni di Ovindoli, Magliano Dei Marsi, Secinaro, Rocca Di Mezzo e Fontecchio. Le azioni a tutto campo hanno preso di mira anche il fenomeno del bracconaggio con il sequestro di armi e denunce a raffica. Nel settore ambientale i controlli hanno certificato abusi edilizi, scarichi di acque reflue non autorizzati, danneggiamento di bellezze naturali, taglio abusivo e furto di piante, pascolo abusivo e caccia in zone vietate. Gli uomini del Cfs hanno inflitto un duro colpo anche ai bracconieri ai quali sono state sequestrate carabine e armi da taglio e la selvaggina abbattuta illegalmente. Sul versante amministrativo, invece, i forestali hanno emesso 186 verbali per un totale di 122mila euro di multe. Vario il panorama degli illeciti individuati nei settori caccia, pesca, ambiente, infrazioni al codice della strada, al regolamento di polizia veterinaria, dei rifiuti, degli scarichi e nel campo alimentare. Archiviato con successo l’anno 2011, quindi, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato affilano le “armi” per proseguire l’ottimo lavoro finalizzato a reprimere abusi e comportamenti illegali nell’area protetta regionale del Sirente Velino.