Avezzano. Sono state avviate dalla Asl le procedure per l’assunzione di ben due neurochirurghi, ma il reparto di Avezzano non riaprirà. Arriveranno, infatti, non è chiaro tra quanto tempo, in vista dell’apertura “in tempi brevi”, di un servizio di neurochirurgia h24 all’ospedale di Avezzano, compresi i festivi. Tutto ciò, senza posti letto e senza possibilità di interventi chirurgici, che potranno essere eseguiti solo dopo il trasferimento all’Aquila.
Tutto ciò è emerso nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina, al Comune di Avezzano, tra il Manager della Asl, Rinaldo Tordera, accompagnato dal direttore sanitario Maria Teresa Colizza, e il sindaco Giovanni Di Pangrazio, affiancato dal coordinatore del gruppo tecnico di lavoro sulla sanità, il consigliere comunale Nicola Pisegna Orlando. Il confronto tra vertici Asl e amministrazione comunale, a cui era presente, tra gli altri, il direttore del dipartimento chirurgico, Giovanni De Blasis, è servito a perfezionare il percorso operativo, già definito e annunciato nei giorni scorsi, che ha preso il via dalla richiesta del sindaco Di Pangrazio al Manager Tordera di potenziare la neurochirurgia ad Avezzano dopo la chiusura di questa estate avvenuta per mano del primario dell’Aquila Renato Galzio.
La Asl ha già firmato l’atto per procedere allo scorrimento delle graduatorie da cui attingere i due neurochirurghi da destinare all’ospedale del capoluogo marsicano. Il servizio, tramite l’istituto della reperibilità, coprirà l’arco delle 24 ore (quindi anche la fascia oraria notturna) e comprenderà anche i giorni festivi. Con questo assetto”, dichiara Tordera, “potremo potenziare l’attività neurochirurgica, a beneficio di Avezzano e Marsica, oltretutto valorizzando ulteriormente i mezzi tecnologici e le professionalità che operano nella stroke-unit”.
Da parte sua il sindaco Di Pangrazio ha voluto rimarcare gli sforzi profusi per giungere all’importante risultato. “Il nuovo servizio di neurochirurgia ad Avezzano”, ha detto il primo cittadino, “è il frutto dell’impegno dell’amministrazione comunale che, grazie alla fattiva collaborazione dei vertici della Asl, è riuscita a raggiungere l’obiettivo lavorando a luci spente, senza troppo clamore, con azioni concrete e un impegno costante. E’ un importante progresso, sul piano di alcune prestazioni cruciali, a vantaggio di un territorio di oltre 140.000 abitanti che merita la giusta attenzione”. Di Pangrazio, però, è intenzionato ad andare avanti con la lotta per la riapertura del reparto. A chiusura dell’incontro ha infatti chiesto a Tordera di “trasmettere una richiesta alla Regione per verificare la possibilità, che attualmente non è nei poteri della Asl, di attivare due posti letto a supporto del nuovo servizio”.
Attualmente, però, il reparto è ancora chiuso e non si conosce una data di riapertura.