Avezzano. Un incidente mortale nel fucino. Un pakistano investito mentre era in bicicletta e due persone finite sotto processo per omicidio colposo. l’incidente aveva portato alla morte di Zeb Aurang, 39 anni, pachistano. Dopo 10 anni i due imputati sono stati assolti dal giudice del tribunale di Avezzano perché il fatto non costituisce reato.
La sentenza di assoluzione è arrivata per Gregorio Lucci, 69 anni, conducente di un autocarro, e di Angelo Gagliardi, tecnico responsabile dell’officina meccanica di Avezzano. I fatti risalgono al 2009. Secondo l’accusa, il conducente non aveva osservato le norme del Codice della circolazione stradale perché mentre era alla guida di un Fiat Transit aveva causato un incidente stradale investendo lo straniero che era in sella a una bicicletta durante una manovra di sorpasso.
Secondo l’accusa, non aveva rispettato adeguatamente la distanza di sicurezza laterale durante il sorpasso. Era però anche accusato di essersi messo alla guida di un autocarro malgrado il mezzo si trovasse in uno stato di manutenzione che non garantiva la sicurezza. In mezzo era stato sottoposto a revisione solo due mesi prima ma l’impianto frenante non rispettava gli standard previsti dal codice della strada e ciò aveva provocato, secondo l’accusa, un allungamento degli spazi di arresto del mezzo.
Sotto processo, infatti, era finito anche Gagliardi perché, secondo la procura d Avezzano, aveva eseguito in modo negligente la revisione dell’autocarro senza notare il difetto del sistema frenante o senza aggiustare il guasto e senza provvedere per lo meno a segnalarlo nella scheda tecnica. Sono quindi stati assolti dal giudice Maria Pasqualina Grauso perché il fatto non costituisce reato nonostante la richiesta di condanna da parte dell’accusa a due anni di reclusione per il primo e a sei mesi di reclusione per il secondo. E’ stato dimostrato che il pachistano aveva eseguito delle manovre errate con la bici, che era anche senza sella. Il conducente era difeso dagli avvocati Giovanni Paolo Ciocci e Antonio Milo, mentre l’altro imputato dal legale Roberto Verdecchia.