Il mal di schiena è un dolore molto comune. Anzi, sembra essere il più comune fra i dolori muscolo-scheletrici per la popolazione italiana. Ne soffrono circa il 25% dei lavoratori, infatti è la terza causa di assenza dal lavoro dopo influenza e malattie a carico delle vie respiratorie.
Per questo motivo, abbiamo chiesto ad Andrea Troiani perché può essere utile rivolgersi all’osteopata.
“Il mal di schiena”, ci ha spiegato, “può provenire da un trauma, da abitudini posturali scorrette, da uno stile di vita sedentario o da un’attività fisica svolta male. È importante sapere che il mal di schiena non ha solo cause meccaniche, ma può derivare anche da tensioni di tipo viscerale. L’osteopata ricerca soprattutto la causa del tuo mal di schiena”.
In questo appuntamento l’osteopata avezzanese ci illustrerà il caso di un paziente – che soffriva di lombalgia con un’irradiazione sulla natica sinistra – disturbo che più comunemente chiamiamo “sciatica” – e di come è intervenuto sulla problematica.
Lo immaginavate che per risolvere un problema alla schiena andrà ad agire anche in parti lontane dalla stessa? Infatti “è importante valutare il paziente nella sua globalità, l’osteopatia si differenzia dalle altre discipline proprio per la sua visione a 360 gradi del paziente. Dobbiamo imparare a capire che la causa del problema si può trovare anche in distretti lontani dal sintomo”.
CASE REPORT.
Presentazione del paziente e della problematica.
Il paziente X, (58 anni), si reca in studio per una lombalgia con irradiazione sulla natica sinistra da circa 2/3 settimane. Durante l’anamnesi riferisce di aver già sofferto in passato di lombalgia, ultimo episodio acuto 2 anni fa mentre faceva l’orto. Riferisce anche che questa volta il dolore è diverso. Terminata l’anamnesi prossima e remota del signor x, procedo con la valutazione osteopatica. Dopo un attento esame obiettivo e dei test osteopatici specifici inquadro subito il signor x in due modelli osteopatici (metabolico e strutturale).
I trattamenti.
I primi due trattamenti sono incentrati nel trattare la disfunzione viscerale in fossa iliaca sx, zona in corrispondenza del colon discendente che da subito ha portato il paziente ad un miglioramento della sintomatologia del 50%. Successivamente mi concentro sul trattare la mandibola, muscoli intrabuccali e a ripristinare una buona mobilità cervicale. Molto spesso, infatti, per curare una problematica si agisce su altre aree del corpo che apparentemente non hanno nulla a che vedere con la parte interessata.
Il risultato.
Al termine della quarta seduta il signor x riferisce di non avvertire più alcun fastidio a livello lombare. Interrompiamo perciò le sedute e consiglio di tornare in visita a scopo preventivo una volta ogni 2 mesi.
“Naturalmente”, ha specificato, “esistono diversi tipi di mal di schiena e a ognuno andrà applicato un trattamento differente in base anche alle cause. È, inoltre, importante avere un approccio multidisciplinare avvalendosi della collaborazione di ortopedici, fisioterapisti, posturologi e chinesiologi”.
Per maggiori info:
338 938 9036
[email protected]
#adv #advertising