Tagliacozzo. Ascensore gusto da cinque anni, Moc fuori uso da sei mesi e fisioterapisti insufficienti. Poi c’è anche l’holter cardiaco guasto sempre da 6 mesi, nonostante si tratti di un macchinario di nuova generazione.
È questa la situazione dell’ospedale Umberto I che ancora oggi da mesi è riconvertito in struttura covid nonostante le proteste e le liste di attesa per le altre patologie. A lanciare l’allarme è Fabrizio Conti Rsu della Uil che chiede subito interventi.
“Da 6 mesi”, afferma, “la nuova Moc è ferma per un piccolo guasto. Un grave danno per la Marsica visto che sopperiva a oltre 20 prestazioni a settimana, a fronte delle 5-6 di Avezzano. Abbiamo inoltre l’ascensore montalettighe rotto da 5 anni nonostante i numerosi preventivi che parlano di una spesa di poche migliaia di euro. Ne va della sicurezza degli operatori e dei pazienti. Un’altra problematica riguarda l’holter cardiaco, anche in questo caso è guasto da 6 mesi nonostante si tratti di un macchinario di nuova generazione”.
L’altro problema riguarda al fisioterapia. “Abbiamo aperto l’ambulatorio”, afferma Conti, “con una lunga lista d’attesa con la promessa dell’assunzione di due fisioterapisti. Ma come le stabilizzazioni e le altre promesse è rimasto tutto una chimera. Da due anni”, protesta infine, “l’ospedale si è messo a disposizione della Asl trasformando in Covid tre ottimi reparti che garantivano la riabilitazione cardiologica e per neuromotulesi a migliaia di persone, con liste d’attesa lunghissime e richieste da fuori regione. Abbiamo garantito ricoveri covid a costo zero per la Asl fallita l’onerosa opzione clinica di Celano dove i dipendenti rifiutarono ricoveri covid”.