Avezzano. La droga veniva nascosta in barattoli sottovuoto immersi nell’acqua dei canali nel Fucino. E’ quanto emerso dall’operazione Lady Oscar, che ha portato all’arresto di 12 persone e al coinvolgimento di 6 marsicani di cui 2 donne. In cella sono finiti Abderrazzak Nassite (35), Paolo Candelora (42), Khalid El Mamouni (36), Abdellatif Mhijir (32), Yassir Edouar, (32), Zineb Mourattil, (35), Ahmed Omari (40), Youssef Bya (34), Renata Petra, (33). Ai domiciliari sono finiti Abderrazzak Stoutou (30), Hicham Harcha (29), Samir Anzaoui (34).
Gli indagati italiani, soprattutto marsicani, sono M.A. (57) ed F.P. (42), entrambe donne di Avezzano, D.P. (37), di Avezzano, A.T. (55), di Avezzano, W.D.N. (53) di Villavallelonga residente ad Avezzano, B.D’O., (41) di San Benedetto dei Marsi, G.P. (33) E.D.S. (66) entrambi dell’Aquila, ed F.P., (46) di Antrodoco. Gli stranieri indagati, prevalentemente marocchini, sono invece, N.S., M.M., R.E.B., Y.A., M.M., A.E.M., A.B., A.L., J.E.A., B.F., K.E.M., S.J, A.M.
La droga veniva messa nei barattoli di marmellata, come emerge da una intercettazione nei confronti di Paolo Candelora che parla con la compagna. “La tiene in mezzo alla terra dentro il barattolo”, dice in una intercettazione, “non entra l’acqua, poi dentro al barattolo ci sono sette buste, due arrotolate, non può mai entrare l’acqua”.
L’indagine è cominciata nel mese di gennaio 2016 e ha preso le mosse da convergenze investigative della Compagnia di Tagliacozzo e dalla Stazione Carabinieri Forestale di Avezzano, in relazione a distinte investigazioni sviluppate separatamente e riguardanti soggetti dediti a furti in appartamento e in edifici scolastici. È risultato infatti che alcuni indagati fossero inseriti anche nel traffico di stupefacenti nella provincia dell’Aquila.
Dopo alcuni mesi di attività, dalle intercettazioni di conversazioni telefoniche e di comunicazioni tra presenti, sono emersi inconfutabili elementi relativi ad attività di traffico e spaccio di stupefacenti, che hanno consentito di depositare un’articolata informativa di reato a carico di numerosi soggetti, per lo più di origine marocchina, presso la Procura della Repubblica di Avezzano. Ravvisando le connotazioni tipiche del reato associativo, la Procura di Avezzano ha trasmesso il fascicolo alla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila. Sotto l’egida della Procura Distrettuale abruzzese, gli stessi reparti carabinieri hanno raccolto altri schiaccianti elementi probatori, che dimostrano quanto attivo fosse il traffico di sostanze stupefacenti nell’area nord della marsica e del capoluogo aquilano con approvvigionamenti, documentati, dalla città di Milano. 33 i soggetti (21 marocchini, 1 afgano, 11 italiani), tra i quali 5 donne, denunciati con l’informativa finale depositata poche settimane fa.
Il gip del Tribunale di L’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, concordando con le risultanze investigative degli operanti, ha ravvisato l’esistenza di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con operatività sui territori di Avezzano, Celano, Scurcola Marsicana, L’Aquila, Milano e Teramo, con la costante destinazione dello stupefacente al mercato clandestino abruzzese, emettendo un’ordinanza di misura cautelare. Altri soggetti, invece, pur non facendo parte dell’associazione, sono accusati di singoli episodi di spaccio e sono stati colpiti da un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Avezzano, Francesca Proietti. Le indagini sono state invece coordinate dai sostituti procuratori dell’Aquila, Fabio Picuti, e di Avezzano, Lara Seccacini.
Nel corso dell’attività di indagine sono state arrestate 4 persone per detenzione ai fini di spaccio e 5 sono state segnalate alla Prefettura per uso personale di stupefacente. In tutto sono stati sequestrati 130 g di cocaina, 2 kg di marijuana, 1,66 kg di hashish. Il valore dello stupefacente sequestrato si aggira tra i 40.000 e i 50.000 euro e il volume d’affari dell’associazione è stato stimato intorno ai 500.000 euro l’anno. Il collegio difensivo è composto dagli avvocato Pasquale Motta, Roberto Verdecchia, Luca Motta, Mario Del Pretaro.