Avezzano. E’ stato fermato all’aeroporto di Linate dopo un lungo periodo di latitanza il carabiniere in pensione Giuseppe Agostinacchio, 52 anni, coinvolto nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Avezzano (L’Aquila) sui falsi certificati per invalidità, congedi e pensionamenti non dovuti che vede al centro dell’inchiesta il responsabile del Centro di igiene mentale (Cim), Angelo Gallese. L’ex carabiniere, che aveva ricevuto la misura degli arresti domiciliari, si era reso irreperibile. Pare si trovasse in galles al momento delle misure cautelari.
L’arresto è avvenuto all’aeroporto di Linate dalla Polizia di frontiera aerea e condotto nel carcere milanese di San Vittore. Seoncdo quanto accertato, avrebbe tentato di evitare i controlli. Ma non è escluso che si tratti di una decisione mirata a costituirsi. L’ex carabiniere aveva a suo carico un mandato di cattura europeo con l’inasprimento della pena dai domiciliari al carcere. Il legale dell’uomo ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame.
L’indagine, supportata da intercettazioni ambientali e filmati, è stata condotta dalla Guardia di finanza della provincia dell’Aquila, diretta dal colonnello Sergio Aloia, in collaborazione con la Compagnia di Avezzano, diretta da Alessio Grillo, hanno portato all’arresto in carcere di tre persone: il dirigente della Asl Angelo Gallese, il pregiudicato Orlando Morelli e l’imprenditore Arnaldo Aratari.
Le ordinanze di arresto sono state emesse ai domiciliari nei confronti di Tiziana Mascitelli, moglie di Aratari che ha l’obbligo di firma, Luigi Maiello, Maria Palma Di Biase, Gino Arioli, l’ex consigliere e assessore regionale Mario Panunzi, Giuseppe Agostinacchio (che con l’inasprimento della pena è finito in carcere) e Carmine Macerola. Gli otto indagati a piede libero sono il consigliere provinciale di Forza Italia Gianluca Alfonsi, Paolo Di Bella, Njiac Shahini, Ida Morelli, Paola Fracassi, Guglielmo Mascitelli, Mauro Arcangeli e Raffaele La Russa.