San Vincenzo Valle Roveto. La micro – economia della Valle Roveto si muove a suon di prodotti tipici premiati da Slow Food.
Annata straordinaria per l’olio della varietà autoctona “Monicella” che, grazie ai tre grandi produttori, è riuscita a sfiorare 30mila quintali di olive lavorate e 300mila litri di olio prodotto in tutta la Valle Roveto. Un risultato unico che ha permesso alla Valle Roveto di entrare nel presidio nazionale dell’olio extravergine italiano, promosso da Slow Food che tutela piccole produzioni di qualità da salvaguardare.
Oltre all’associazione “La Monicella della Valle Roveto”, che già da diverso tempo aveva il riconoscimento, anche la comunità agricola Valle Roveto e l’azienda agricola e artigiana “Rosolio” di Pietro Angelo Rugghia lo hanno ottenuto.
“Potersi fregiare della chiocciolina simbolo di Slow Food è un valore aggiunto per tutto il comparto e per l’intero territorio della Valle Roveto”, ha commentato il presidente dell’associazione La Monicella, Antonio Di Rocco, “siamo partiti come apripista noi dell’associazione ma già vi sono altre aziende che sono entrate nel presidio e altre vi entreranno ancora. Far parte di questo circuito è sinonimo di qualità e consente di vendere l’olio su mercati particolari e spuntare un prezzo maggiore che ripaga le fatiche che tale coltivazione prevede”.
Dopo anni di produzione scarsa quella dello scorso anno è stata caratterizzata dalla grande quantità e dal buon olio, grazie anche all’assenza della mosca olearia.
Per quanto riguarda la qualità si sono ottenuti olii con fruttati medi, con spiccate caratteristiche di amaro e piccante, con sentori di mandorla amara e carciofo. Questo ha permesso, inoltre, di organizzare un ampio calendario di degustazione dell’olio e di attivare ben 5 frantoi nella Valle Roveto – 3 a San Vincenzo, uno a Balsorano e uno a Civitella Roveto- pronti a lavorare le olive prodotte nel territorio sempre in aumento. La novità di quest’anno è poi la presenza della cooperativa “Comunità Agricola Valle Roveto” guidata dal presidente Antonello Ricci che con i suoi 35 soci, tra aziende e privati, ha prodotto per la prima volta un olio biologico e il monovarietale “Monicella”.