L’Aquila. Il 30 gennaio 1945, le donne italiane conquistano il diritto di voto. “In questa giornata è una certezza che non vi poteva essere un solo passo sulla via del progresso civile e sociale che non potesse e non dovesse essere compiuto dalla donna insieme all’uomo”. Lo ha affermato ieri il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio ricordando la data in cui il Consiglio dei ministri deliberò la ‘concessione’ del diritto di elettorato attivo e passivo. I partiti capeggiati da Alcide De Gasperi (Dc) e Palmiro Togliatti (Pci) si erano già detti favorevoli all’estensione del suffragio.
“La donne hanno portato in politica concretezza”, ha spiegato Di Pangrazio, “il dono della sintesi, del parlar chiaro. Hanno aiutato la società all’ascolto dei reali bisogni delle popolazioni, hanno protetto, e continuano a farlo, le categorie fragili della società. Ma nel ricordare una giornata tanto importante, come quella di ieri, non posso che rivolgere un pensiero a due donne, a due amiche che, nell’esercizio della loro funzione, sono state oggi offese con la più vile delle frasi. A loro e, a chi ancora oggi vive situazioni di sudditanza va tutto il mio sostegno”.