Avezzano. “Per il Senatore di Luco dei Marsi, il nuovo ospedale di Avezzano sarebbe un involucro vuoto. Davvero? Eppure parliamo di un’opera pubblica che questo territorio attende da decenni e che rappresenterebbe una risposta concreta ad un bisogno reale”. Così il Consigliere comunale Nello Simonelli, Presidente della V Commissione ad Avezzano e Responsabile regionale di Nazionale Futura, replica alle affermazioni del Senatore Fina, sottolineando come qualche anno fa la pensasse in modo completamente opposto.
“Con il massimo rispetto, viene da chiedersi: chi parla oggi ha dimenticato ciò che diceva ieri?”. Nel 2018 infatti, come ricorda il Consigliere, il Partito Democratico, di cui il Senatore è autorevole esponente, accoglieva con entusiasmo la notizia dell’avvio delle procedure di gara per la progettazione del nuovo ospedale. In un comunicato ufficiale, pubblicato il 23 marzo 2018 sul Centro, si leggeva: “Il nuovo ospedale di Avezzano è una realtà sempre più vicina. Anche per questo abbiamo appreso con grande soddisfazione l’esito della riunione in cui stato annunciato l’avvio delle procedure per l’elaborazione del capitolato di gara. Un risultato importante, frutto del lavoro che il Partito Democratico ha svolto in questi anni di governo, sia a livello comunale che regionale, ottenendo lo stanziamento di 83 milioni di euro per la nuova struttura”.
“Poi”, ipotizza il Consigliere, “però si è forse perso il potere e si è sicuramente cambiato il parere?”.
“Questo”, continua, “non è un attacco personale, ma una riflessione politica. Lo stesso esponente, qualche tempo fa, tentò di screditarmi affibbiandomi, su pressione degli esponenti locali, l’etichetta infamante dell’omofobia, con accuse infondate che nulla avevano a che vedere con la realtà. Una deriva calunniosa, frutto della disperazione di chi non sa più che pesci prendere. Ma è il prezzo che paga chi difende la libertà di pensiero anche quando è scomoda. Una libertà che mi è stata pubblicamente riconosciuta a livello nazionale da chi sa leggere con attenzione, senza lasciarsi influenzare dai taglia e cuci orchestrati ad arte”.
“Ma oggi il punto non è questo. Il punto è che, dopo venti anni di scelte sanitarie discutibili, la Marsica può finalmente tornare a sperare, a progettare, a credere. Eppure, c’è chi si indigna. E lo fa solamente perchè il merito non può rivendicarlo pienamente la propria parte politica. Solo perchè non può mettere la bandierina sul risultato. E questo è il vero errore politico: pensare che conti più chi firma che ciò che si realizza”.
“La politica vera è rispetto del servizio reso, è costruzione, amore per la collettività. E la Marsica merita concretezza, non faziosità. Merita cura, non slogan. Merita una classe dirigente che, pur con idee diverse dalla mia, sappia riconoscersi nella serietà del fare”.
“E allora si, è giunto il momento, spero anche a livello locale, di prendere le distanze da chi alimenta il disfattismo, da chi dice no per partito preso, da chi ha fatto della critica sterile l’unico tratto politico riconoscibile, senza aver mai lasciato una traccia positiva per questa terra”.
“Perchè il dissenso, viva Iddio, non solo è legittimo: è vitalità e spinta propulsiva. Ma il disprezzo sistematico verso chi costruisce è un’altra cosa. E’ solo il sintomo evidente di un vuoto politico e ideale”, conclude il Consigliere.