Avezzano. “Sta circolando in queste ore la bozza per il piano di riordino della nuova rete ospedaliera regionale. È un documento che testimonia in maniera netta la chiara intenzione della Giunta regionale e della ASL Avezzano-Sulmona-L’Aquila di imprimere un processo di grave impoverimento della sanità marsicana”.
Lo scrive in una nota la segretaria del Pd di Avezzano, Anna Paolini.
“Siamo di fronte ad un piano che la Giunta Marsilio avrebbe dovuto approvare due anni fa e che riguarda, infatti, la programmazione 2019-2021”, continua, “siamo a maggio 2021 e ancora si parla di bozze: un ritardo non innocuo, che per anni ha tenuto bloccate decisioni fondamentali, come la costruzione dei nuovi ospedali in tutta la regione e in particolare del nostro nosocomio avezzanese.
Ma non è solo il ritardo nell’assumere decisioni fondamentali che ci lascia sgomenti, ancora di più ci preoccupano i contenuti del piano. La Marsica, dopo aver subito gravi danni da una gestione fallimentare dell’emergenza covid, non solo non riuscirà a recuperare i livelli di assistenza precedenti, ma con il nuovo piano subirà ulteriori ridimensionamenti.
Lo abbiamo detto in più occasioni: per il grande bacino di utenza servito dal nostro ospedale i 210 posti letto assegnati non sono mai stati sufficienti. Ebbene il nuovo piano ne prevede 206 per 130.000 abitanti a differenza di aree come l’aquilano che con 100.000 abitanti ottiene 360 posti letto. Allo stesso modo i reparti vengono rimodulati con 34 Unità Operative Complesse per l’Aquila e solo 15 Unità operative complesse per la Marsica. Uno squilibrio che determinerà una fortissima penalizzazione per la nostra area territoriale sui servizi resi ai cittadini-utenti ma anche nelle decisioni fondamentali per la governance aziendale, come ad esempio l’elezione dei capi dipartimento, in cui il nostro territorio sarà assolutamente marginale.
Ma sono molte altre le decisioni che nella bozza del piano contraddicono palesemente il criterio della proporzionalità tra posti letto e volumi di attività nelle singole discipline. Alcuni esempi: nell’ambito delle emergenze cardiologiche l’ospedale di Avezzano ha svolto 784 prestazioni nel 2019 e ha assegnati 16 posti letto, mentre la cardiologia dell’Aquila, con 628 prestazioni, ha assegnati 20 posti letto. Stessa situazione per la Stroke Unit di Avezzano che ha un volume di prestazioni di circa 4/5 volte le procedure per l’ictus della Stroke Unit dell’Aquila (dati ufficio statistica della ASL), ma è inquadrata come unità di primo livello mentre all’Aquila è riconosciuto il secondo livello.
Altrettanto potremmo dire per l’Unità Operativa di radiologia interventistica del nostro ospedale che è di gran lunga, da anni, tra le più attive in regione, con forte mobilità attiva, ma le è riconosciuta una Unità Operativa Semplice, mentre all’Aquila una Unità Operativa Semplice Dipartimentale
E ancora l’esempio dell’unità operativa di ortopedia che ad Avezzano viene inquadrata come Unità operativa semplice dipartimentale mentre all’Aquila come Unità operativa complessa con tre sottounità, ognuna ovviamente dotata di dirigenza e autonomia funzionale.
E potremmo continuare con numerosi altri esempi di forte danneggiamento della sanità marsicana, come ad esempio il totale disinteresse per Pescina e Tagliacozzo.
Lo diciamo con chiarezza e determinazione: questa bozza di piano non va bene, è un danno per l’ospedale di Avezzano e per il nostro territorio. Siamo pronti a mobilitarci in ogni sede istituzionale e politica perché sia cambiata.
Ci aspettiamo lo stesso senso di responsabilità da parte dei Consiglieri marsicani della destra che governa la regione così come dal Sindaco di Avezzano che durante la pandemia è stato più preoccupato di difendere il manager Testa che la sanità della Marsica: finalmente dopo tanto silenzio raccolga il nostro invito a mobilitarsi.
Dobbiamo ottenere per il nostro ospedale un numero di posti letto adeguati al bacino di utenza servito e al volume di prestazioni effettuate. Bisogna restituire ai reparti primari nel pieno delle funzioni e riconoscere ai reparti di eccellenza risorse e funzioni, senza voler togliere ad altri territori ma rivendicando il giusto per il nostro. Il Partito democratico di Avezzano è in campo su questa battaglia”.
Avezzano. “Sta circolando in queste ore la bozza per il piano di riordino della nuova rete ospedaliera regionale. È un documento che testimonia in maniera netta la chiara intenzione della Giunta regionale e della ASL Avezzano-Sulmona-L’Aquila di imprimere un processo di grave impoverimento della sanità marsicana”.
Lo scrive in una nota la segretaria del Pd di Avezzano, Anna Paolini.
“Siamo di fronte ad un piano che la Giunta Marsilio avrebbe dovuto approvare due anni fa e che riguarda, infatti, la programmazione 2019-2021”, continua, “siamo a maggio 2021 e ancora si parla di bozze: un ritardo non innocuo, che per anni ha tenuto bloccate decisioni fondamentali, come la costruzione dei nuovi ospedali in tutta la regione e in particolare del nostro nosocomio avezzanese.
Ma non è solo il ritardo nell’assumere decisioni fondamentali che ci lascia sgomenti, ancora di più ci preoccupano i contenuti del piano. La Marsica, dopo aver subito gravi danni da una gestione fallimentare dell’emergenza covid, non solo non riuscirà a recuperare i livelli di assistenza precedenti, ma con il nuovo piano subirà ulteriori ridimensionamenti.
Lo abbiamo detto in più occasioni: per il grande bacino di utenza servito dal nostro ospedale i 210 posti letto assegnati non sono mai stati sufficienti. Ebbene il nuovo piano ne prevede 206 per 130.000 abitanti a differenza di aree come l’aquilano che con 100.000 abitanti ottiene 360 posti letto. Allo stesso modo i reparti vengono rimodulati con 34 Unità Operative Complesse per l’Aquila e solo 15 Unità operative complesse per la Marsica. Uno squilibrio che determinerà una fortissima penalizzazione per la nostra area territoriale sui servizi resi ai cittadini-utenti ma anche nelle decisioni fondamentali per la governance aziendale, come ad esempio l’elezione dei capi dipartimento, in cui il nostro territorio sarà assolutamente marginale.
Ma sono molte altre le decisioni che nella bozza del piano contraddicono palesemente il criterio della proporzionalità tra posti letto e volumi di attività nelle singole discipline. Alcuni esempi: nell’ambito delle emergenze cardiologiche l’ospedale di Avezzano ha svolto 784 prestazioni nel 2019 e ha assegnati 16 posti letto, mentre la cardiologia dell’Aquila, con 628 prestazioni, ha assegnati 20 posti letto. Stessa situazione per la Stroke Unit di Avezzano che ha un volume di prestazioni di circa 4/5 volte le procedure per l’ictus della Stroke Unit dell’Aquila (dati ufficio statistica della ASL), ma è inquadrata come unità di primo livello mentre all’Aquila è riconosciuto il secondo livello.
Altrettanto potremmo dire per l’Unità Operativa di radiologia interventistica del nostro ospedale che è di gran lunga, da anni, tra le più attive in regione, con forte mobilità attiva, ma le è riconosciuta una Unità Operativa Semplice, mentre all’Aquila una Unità Operativa Semplice Dipartimentale
E ancora l’esempio dell’unità operativa di ortopedia che ad Avezzano viene inquadrata come Unità operativa semplice dipartimentale mentre all’Aquila come Unità operativa complessa con tre sottounità, ognuna ovviamente dotata di dirigenza e autonomia funzionale.
E potremmo continuare con numerosi altri esempi di forte danneggiamento della sanità marsicana, come ad esempio il totale disinteresse per Pescina e Tagliacozzo.
Lo diciamo con chiarezza e determinazione: questa bozza di piano non va bene, è un danno per l’ospedale di Avezzano e per il nostro territorio. Siamo pronti a mobilitarci in ogni sede istituzionale e politica perché sia cambiata.
Ci aspettiamo lo stesso senso di responsabilità da parte dei Consiglieri marsicani della destra che governa la regione così come dal Sindaco di Avezzano che durante la pandemia è stato più preoccupato di difendere il manager Testa che la sanità della Marsica: finalmente dopo tanto silenzio raccolga il nostro invito a mobilitarsi.
Dobbiamo ottenere per il nostro ospedale un numero di posti letto adeguati al bacino di utenza servito e al volume di prestazioni effettuate. Bisogna restituire ai reparti primari nel pieno delle funzioni e riconoscere ai reparti di eccellenza risorse e funzioni, senza voler togliere ad altri territori ma rivendicando il giusto per il nostro. Il Partito democratico di Avezzano è in campo su questa battaglia”.