In un momento storico particolarmente difficile dal punto di vista sanitario, la Prevenzione resta una parola chiave per la collettività. L’attività di screening resta fondamentale per prevenire i rischi di malattie, anche ai tempi del Covid -19.
Questa è stata la mission di “Nonno Ascoltami Udito Italia Onlus” nel 2020: mantenere alta l’attenzione sui disturbi uditivi e offrire screening gratuiti alla popolazione: sentire bene è davvero importante perché facilita la possibilità di comunicare con i nostri cari e permette di tutelare la qualità della nostra vita. Il tema è particolarmente importante nel momento in cui la popolazione anziana è la più colpita dal virus.
La cittadinanza ha risposto all’appello lanciato dalla Onlus e ha partecipato, con entusiasmo, alla campagna di sensibilizzazione lanciata da “Nonno Ascoltami!”, organizzata anche quest’anno in numerose piazze italiane nel totale rispetto di tutte le norme sanitarie. A L’Aquila, l’evento si è tenuto in Piazza Duomo. Partner tecnico dell’evento, anche quest’anno, è stata Audiocontrol, l’azienda a marchio MAICO diretta da Walter Valloreo.
Non solo gli anziani, ma anche i bambini con i genitori, hanno partecipato alla manifestazione realizzata a L’Aquila, con la preziosa collaborazione dei volontari della Croce Rossa che ogni anno lavorano per allestire tende e stand. Nonostante le restrizioni dovute al Covid- 19, anche per il 2020 la manifestazione ha ottenuto un grande successo, grazie alla presenza del reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale dell’Aquila.
Tra i collaboratori che hanno effettuato in piazza gli screening gratuiti dell’udito, ha preso parte alla manifestazione anche Matteo Porretta, 35enne, Tecnico Audioprotesista che coordina il Centro Acustico MAICO – Audiocontrol a L’Aquila, in via Strinella 70.
“Anche quest’anno abbiamo potuto riscontrare il valore di questa importante ed efficace campagna”, commenta il dottor Porretta, “a cui si avvicinano sempre più persone, non solo tra gli anziani. Il controllo che si può fare in piazza è uno screening gratuito, a cui segue quasi sempre una visita in una cabina silente che avviene nei nostri Centri Acustici o presso il medico specialista otorinolaringoiatra”.
Sono tante le persone che tutti i giorni transitano nei Centri Acustici Maico e, con loro, altrettante storie di vita. Ad ascoltarle, il team coordinato dal dottor Porretta. Originario del Frusinate, il tecnico audioprotesista racconta che, con i suoi pazienti, spesso si ritrova a parlare non solo di suoni e di sordità, ma anche di tanti altri aspetti. Per esempio, di libri.
“Nella mia esperienza ho apprezzato che le donne affrontano i disagi uditivi con più grinta; gli uomini, invece, fanno più fatica ad ammettere un disagio. Con questi ultimi, quindi, il percorso audioprotesico a volte è più lungo, ma dalle maggiori difficoltà derivano le migliori soddisfazioni. Spesso si instaura un rapporto con i pazienti e parliamo anche di altri aspetti, soprattutto di cultura”. Il dottor Porretta, infatti, è laureato anche al Dams (Discipline Arti Musica Spettacolo) di Roma, dove ha studiato regia e si è fatto le ossa nel mondo dello spettacolo e del teatro proprio studiando i suoni. Un valore aggiunto in quello che è oggi il suo lavoro di Audioprotesista.
“Sono molto legato al territorio in cui sono nato e così ho pensato di riavvicinarmi a casa, proponendomi per il Centro Acustico con sede a L’Aquila”.
Ed è proprio in questa città che Porretta racconta di aver colto il valore sociale della sua professione.
Ogni paziente è una storia che arricchisce personalmente e professionalmente. Ricordo con soddisfazione ed emozione un bambino che aveva patologie molto serie, che hanno portato difficoltà nella crescita e nello sviluppo delle capacità cognitive.
Grazie al dispositivo acustico, ha ottenuto una porta aperta sul mondo. L’unica che lo capiva era sua madre e insieme a lei scoprimmo che con l’apparecchio, quando sentiva le sigle dei cartoni animati aveva reazioni positive.
Le esperienze significative del dottor Porretta sono tante: “Esperienze come quelle che ho avuto con un 70enne, ex militare, che aveva avuto un ictus, mi hanno dimostrato di quanto sia importante in questo tipo di problemi la riabilitazione. Provammo un dispositivo acustico per diversi mesi. Piano piano imparammo a conoscerci, a condividere esperienze e passioni, come quella per i libri e per la letteratura. Ad ogni incontro c’era un miglioramento. Ci siamo presi il nostro tempo e i risultati sono arrivati! Fu allora che con convinzione e senza più esitazione l’ex militare acquistò la sua protesi che lo ha portato inequivocabilmente ad ottenere una migliore qualità della vita”.
L’udito, semplicemente, è un aspetto fondamentale della nostra vita e ci permette di vivere meglio. Valutare il proprio rischio uditivo rimane la prima azione fondamentale di prevenzione per il proprio benessere.
#advertising