Avezzano. “Già esiste il covid che ci uccide! Non uccideteci anche voi”, “Tagliati fuori da tutto” e “La bellezza salverà il mondo”. Questi sono alcuni dei messaggi esposti in piazza Risorgimento dagli esercenti, parrucchieri ed estetiste scesi in campo per una manifestazione pacifica volta a protestare contro le chiusure dovute al prolungamento della zona rossa ad Avezzano e in altri 9 Comuni marsicani.
Una rimostranza dovuta, nel pieno rispetto delle norme anti covid e del distanziamento sociale, per chiedere “di poter semplicemente lavorare” e di “di conoscere se e da chi verranno corrisposti adeguati ristori per queste ulteriori chiusure e, soprattutto di avere finalmente un cambio di passo nel sistema sanitario e nelle sue strutture”.
Un’azione simbolica che si pone l’obiettivo di porre all’attenzione di Regione e Governo, quelle che sono le istanze di tutto il mondo produttivo ed in particolare delle attività chiuse per decreto o ordinanza.
“L’emergenza sanitaria l’abbiamo sempre gestita in primis e non ci siamo mai lamentati”, ha detto Filiberto Figliolini, responsabile nazionale di Confesercenti per il settore dell’acconciatura, “poi c’è stato un adempimento alle misure che abbiamo rispettato in pieno. Sanificatori, distanziamenti, tutto quello che c’è stato chiesto. Se ci è stato chiesto di mettere in sicurezza e noi l’abbiamo fatto, perché dobbiamo rimanere chiusi? Il problema è grave perché è strettamente collegato al tema della sanità, che non è in grado di ospitare tutte le persone che vengono a contatto con il covid. C’è bisogno di prendere provvedimenti. Altro punto importante è quello della sicurezza: i controlli non ci sono”.
In piazza Risorgimento a fianco dei lavoratori anche le istituzioni che hanno voluto sostenere i commercianti nella loro azione simbolica.
“Con le associazioni abbiamo un passo comune e andiamo avanti”, ha affermato il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, in piazza insieme ad assessori e consiglieri comunali, “stiamo concordando anche per le riaperture e come far rilanciare la città. Abbiamo messo dei ponti appositi. Questa chiusura non me la sarei aspettata, pensavo che tornassimo in zona arancione. La cosa che mi dispiace è che noi facciamo i test settimanali a contrasto del covid e dai numeri che ho avuto dagli uffici comunali non vi erano parametri per la zona rossa. Se ci sono altri problemi o c’è difficoltà negli ospedali questo bisogna dirlo chiaro e tondo. Noi ci siamo battuti da dicembre per il modulo da 15 posti da porre fuori il pronto soccorso. Non è mai arrivato, c’è stato un gioco delle parti ma alla fine non è stato montato. Siamo in folle ritardo sulle promesse”.
Presenti all’iniziativa anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giorgio Fedele, l’assessore comunale Pierluigi Di Stefano e i consiglieri Antonio Del Boccio e Nello Simonelli.
“Oggi il grido di aiuto e di sostegno da parte dei nostri associati”, ha spiegato Giuliano Montaldi, presidente Confcommercio, “si ode fino a Roma. La nostra associazione di Confcommercio ne è stata testimone la scorsa settimana davanti a Montecitorio. Il problema è grave, la solidarietà oggi ha anche altre categorie di associati, e le attività di parrucchieri ed estetisti riguardano tutte le attività di Confcommercio e di categoria. La situazione è seria e speriamo solo che il vaccino faccia la differenza”.