Avezzano. Nasce una casa rifugio per ospitare e supportare le donne vittime di violenza e i loro figli. Un tetto sicuro, dove poter vivere e ricominciare a muovere i primi passi. Questo il nuovo importante traguardo raggiunto dall’Unione dei Comuni Montagna Marsicana, Ambito n. 2 Marsica. Una casa rifugio “Nastro rosa” destinata a ospitare quelle donne che hanno subito violenza e devono necessariamente allontanarsi dalla propria abitazione per poter ricominciare una nuova vita.
L’intervento fa parte del potenziamento delle case rifugio nella Regione Abruzzo. “Il progetto che abbiamo elaborato”, ha spiegato con un pizzico d’orgoglio la responsabile dei Servizi sociali, Sabrina Frezza, “ha ottenuto un finanziamento di 60 mila euro per dare alle donne vittima di violenza un luogo sicuro e anonimo nel quale rifugiarsi dalla violenza di genere e progettare un nuovo futuro. Nel Centro, le donne, potranno trovare un servizio di accoglienza, supporto psicologico, assistenza legale, orientamento al lavoro e laboratori motivazionali. Inoltre, sono stati pensati interventi anche per i minori come il laboratorio di animazione e ludo – pedagogica”.
L’intero progetto, in situazione di casi di violenza particolari, consentirà di mettere in atto il protocollo per garantire la sicurezza delle donne e dei loro figli.
“Siamo molto soddisfatti del progetto portato avanti e ringraziamo”, ha affermato con soddisfazione il presidente dell’Unione dei Comuni Montagna Marsicana Settimio Santilli, “il personale dell’Ambito e l’assessore regionale al Bilancio, Mario Quaglieri per l’attenzione mostrata al tema. Allo stesso, infatti, si deve l’importante lavoro di potenziamento della legge regionale 31/2006 per la promozione e il sostengo dei centri antiviolenza e delle case rifugio per le donne vittime di violenza. Un ringraziamento speciale anche al sindaco di Civitella Roveto, Luciano Scalisi, per la disponibilità data ai fini della buona riuscita del progetto”.
La Casa rifugio “Nastro Rosa” che proprio alla luce della sua particolare funzione sarà realizzata, in forma anonima, in uno dei comuni che formano l’Ambito sociale distrettuale Marsica, rappresenta un elemento in grado di fare la differenza nei casi di violenza di genere e progettare una nuova vita per le vittime.








