Avezzano. Era stato trasferito in ospedale dalla clinica per accertamenti più approfonditi, ma tutto sembrava a posto. Poi improvvisamente la morte per emorragia. Ora i familiari di un un ottantenne di Avezzano, Vincenzo D’Alessandro,chiedono chiarezza e hanno avviato una richiesta di 300mila euro. Il pensionato è stato ricoverato a dicembre alla clinica L’Immacolata di Celano con la diagnosi di accettazione “anemia”. Dopo qualche giorno di ricovero, a causa di alcune anomalie, è stato trasferito all’ospedale di Avezzano con un codice giallo. Fino a quel momento nulla aveva fatto presagire qualcosa di preoccupante. Nei giorni successivi è stato sottoposto a una visita gastrointestinale, dalla quale non sarebbe emerso alcun problema. Nessuno poteva immaginare, però, che a sera, solo 11 ore dopo, l’uomo sarebbe morto. Intorno all’ora di cena, infatti, l’anziano è stato sottoposto a delle analisi del sangue per verificare l’emocromo, e tutto è stato valutato come ordinario. Più tardi, però, secondo il legale della famiglia, l’avvocato Aldo Lucarelli, alle ore 23.30 la situazione del paziente sarebbe precipitata. L’anziano marsicano ha manifestato uno stato di malore intenso, oltre a nausea e vomito. I familiari, allarmati e preoccupati della situazione e dello stato del loro caro, avrebbero segnalato i sintomi ai sanitari di turno. A quel punto il personale dell’ospedale ha deciso di intervenire con urgenza ed è stata eseguita una gastroscopia e riscontrata una emorragia diffusa che avrebbe causato, pochi minuti dopo la mezzanotte, la morte del paziente. Secondo la famiglia si tratterebbe di un presunto episodio di mala sanità, e così si sono rivolti a un legale per fare chiarezza sulla vicenda e avere giustizia. E’ stata avanzata una richiesta di risarcimento all’azienda sanitaria locale Avezzano Sulmona L’Aquila e ora sarà necessario capire se ci siano, oppure no, responsabilità delle strutture ospedaliere. “Bisogna accertare”, ha spiegato il legale, “se è mancato un corretto coordinamento, facendo rimbalzare l’anziano paziente da una struttura a un’altra, non evitando così il decesso”. Ora spetterà al tribunale di Avezzano valutare la correttezza dell’operato sanitario”. Solo gli accertamenti consentiranno di sapere se veramente c’era la possibilità di salvare l’anziano.