Massa d’Albe. Nel 1973 ad Alba Fucens venne girato il film francese “Mosè e Aronne”, che il New York Times definì “Un lavoro commovente, emozionante. Uno dei monumenti del modernismo cinematografico del XX secolo”.
Il film, realizzato dai due produttori/registi francesi Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, venne girato sulla base dell’omonima opera incompiuta di Arnold Schoenberg, il celebre compositore austriaco. Nel 1975 venne proiettato in alcuni festival negli Stati Uniti, ma pochi mesi sbarcò persino al Cannes Film Festival, dove venne presentato come film fuori concorso (scheda qui). Il film è un’opera musicale, divisa in tre atti e girata tra l’Egitto e l’Italia, più precisamente ad Alba Fucens.
In un’ora e quarantacinque minuti si possono riconoscere diverse location di Alba Fucens, ma il film è quasi interamente ambientato nell’anfiteatro romano, dove avvengono le scene più importanti delle vicende di Mosè, come ad esempio l’adorazione del vitello d’oro, ricostruito e posizionato su un lato dell’arena di Alba Fucens, dinanzi al quale vengono compiuti sacrifici. Sempre nell’anfiteatro avvengono anche gli altri miracoli di Mosè, come la verga che si trasforma in un serpente, oppure la brocca d’acqua del Nilo, che quando viene a contatto con la terra diventa sangue.
Alcune scene sono state girate nella parte medievale del borgo e più volte vengono inquadrate anche le riconoscibilissime vette del Velino e del Cafornia. Numerose sono le scene in cui Mosè (interpretato da Gunter Reich) e Aronne (interpretato da Louis Devos) parlano tra loro, oppure interagiscono con altri attori, come nelle scene con alcuni pastori con le pecore, oppure in una insolita scena notturna di nudo, dove alcune giovani vergini vengono sacrificate in onore del vitello d’oro. Alla fine dell’articolo si può vedere il trailer del film e una photogallery.
Il sito archeologico di Alba Fucens qualche anno più tardi venne usato anche come location girare il film Yado, interpretato dagli allora giovanissimi attori Arnold Schwarzenegger e Brigitte Nielsen. Anche in quel caso venne scelto l’anfiteatro per girare alcune scene di quel film, che sulla scia di Conan il Barbaro cercò di dare aprire anche un filone femminile della fortunata saga fantasy. Il film, inoltre, vantava una colonna sonora d’eccezione, firmata dal maestro Ennio Morricone. Chi fosse interessato può trovare l’articolo qui.