Tagliacozzo. Riaperta dopo 25 anni l’inchiesta sulla morte di Angelo Ciucci, l’uomo di 53 anni trovato senza vita nei pressi della sua abitazione in situazioni mai chiarite. La Procura di Avezzano, dopo un esposto presentato dai familiari, ha riaperto il caso. Ciucci, separato dalla moglie, viveva da solo in un casolare alla periferia di Tagliacozzo, in campagna. Era la sera del 24 novembre 1986 quando la sua abitazione fu trovata vuota da un fratello. Iniziarono le ricerche anche con l’utilizzo di unità cinofile. Un cane portò gli investigatori verso una villetta ma non fu ritenuto necessario eseguire dei controlli all’interno. Il corpo fu trovato soltanto l’8 dicembre, ma da un fratello. Secondo l’esposto, però, in quel punto, durante le ricerche degli inquirenti, non c’era nulla. Dopo due settimane, invece, il corpo fu trovato in quel punto già battuto in precedenza senza esito. Inoltre l’uomo era stato operato alle gambe e non avrebbe potuto percorrere una strada cosi scoscesa, almeno secondo i familiari. Vicino al corpo ritrovato dal fratello c’era il fedele cagnolino di Ciucci che, secondo la famiglia, non l’avrebbe mai lasciato se il cadavere fosse stato in quel punto dall’inizio. Un altro dubbio riguarda gli indumenti dell’uomo. Sembra fossero asciutti, mentre nei giorni scorsi aveva molto piovuto ed era pieno inverno. Quindi gli indumenti difficilmente avrebbero potuto asciugarsi. Tutti questi interrogativi hanno spinto il Procuratore della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, e il comandante della polizia giudiziaria dei carabinieri, Bruno Tarantini, ad accogliere l’esposto dei familiari e a riaprire le indagini. Altri due episodi misteriosi riguardano una misteriosa telefonata arrivata a uno dei fratelli che diceva: «fatevi gli affari vostri se non volete che durante i funerali accada qualcosa». E poi ancora, lo strano ritrovamento della giacca della vittima lungo la strada tra Tagliacozzo e la frazione di Gallo. L’uomo aveva preso da poco la pensione ma i soldi non erano stati trovati. Una particolare non da poco, anche se l’ipotesi di un furto in casa o una rapina finita male non giustificherebbe lo spostamento del corpo fuori dall’abitazione. Sul corpo di Ciucci non furono state trovate lesioni, ma durante l’autopsia non furono eseguiti esami tossicologici. A tutti questi dubbi dovrà cercare di dare una risposta la Procura di Avezzano.