Avezzano. E’ un grido d’allarme disperato, quello lanciato da Giuliano Montaldi, presidente della Confcommercio di Avezzano, ma anche di speranza e di invito a ricorrere a tutto il coraggio e la forza che ognuno di noi possiede nel proprio animo. Solo così, reagendo fin dall’immediato, potremo superare queste terribili settimane in cui l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Coronavirus sta mettendo in ginocchio la nostra economia e le nostre certezze.
Ed è proprio da questo aspetto che prende il via la sua riflessione, rilasciata in esclusiva ai nostri microfoni. “Viviamo una situazione drammatica, è inutile negarlo o girarci intorno, resa ancora più gravosa da un impoverimento pregresso a questa realtà catastrofica. Siamo tutti disorientanti, non abbiamo certezze, sembra una situazione di guerra, di post conflitto bellico”, ha dichiarato Montaldi. “Non c’è liquidità, riceviamo chiamate ogni giorno per chiedere cosa fare, come comportarsi, come poter pianificare un’uscita da tutto ciò, ma la verità è che non possiamo fare altro che attendere cosa verrà disposto dal Governo. C’è chi già chiede prestiti, anche di somme molto, molto basse, a testimonianza di come il contante sia in profonda crisi”.
“La portata di questa emergenza non è stata chiara fin da subito, non tutti l’hanno capita e non c’è stata un’informazione univoca. Siamo stati tutti colti impreparati, è tutto precipitato nel giro di pochi giorni e nessuno era realmente strutturato per affrontarla. Ma parliamo di una pandemia, non di uno scherzo, è un accadimento eccezionale, straordinario, difficilissimo da gestire. La disinformazione del web, poi, non ha affatto aiutato”.
“Se alle incertezze per la salute si aggiungono quelle economiche, allora il quadro che abbiamo diventa ancora più complesso. Tra i lavoratori c’è chi verrà sostenuto dalla cassa integrazione o da sussidi di vario genere, ma per il lavoratore autonomo saranno mesi di grande, grandissima difficoltà. Non si potrà tornare alla normalità tutto insieme, ma resto comunque ottimista. Dovremo fare un grande sforzo per investire da capo e rimettere tutto in moto”.
“La Confcommercio si sta attivando per la vendita online che porterà un grande cambiamento. Era il futuro prima e lo sarà ancora di più oggi. Chi non si adegua all’e-commerce rischia di essere tagliato fuori e chiudere. Ma si dovrà ristrutturare tutto, anche rivedere come arrivarci a questo step. Sarà un processo lungo e difficile, ma c’è tanta volontà, ce la faremo anche questa volta”. Non risparmia una critica allo scenario politico locale, sparito dai radar con l’esplosione della pandemia. “Serve anche la politica, auguriamoci che esca finalmente una figura valida, un umo prima che un politico. Il territorio si salva se ci sono persone che guardano al futuro. Digitalizzazioni e smart working che piaccia o meno sono realtà. Se avessimo avuto la politica giusta, ci saremmo arrivati più pronti”.