Avezzano. Mondo del giornalismo a lutto per la scomparsa di Mario Sbardella, il “direttore operaio” e giornalista appassionato e tenace di Avezzano. Questa mattina i funerali in città per salutare il giornalista, storica firma del quotidiano “Il Centro” e collaboratore per la comunicazione dell’ente ed i rapporti con la stampa per il sindaco del Comune di Avezzano.
Aveva 65 anni e venerdì, sul posto di lavoro, dopo aver inviato l’ultimo comunicato, aveva accusato un malore. Era stato portato in ospedale dove subito è stato operato. Poi la tragica fine sabato mattina.
In tanti oggi si sono dati appuntamento alla chiesa Madonna del Passo di Avezzano dove il parroco, Don Vincenzo De Mario, ha celebrato i funerali. “Momenti come questi ci devono spingere ad amare la vita”, ha detto nella predica ricordando l’importanza di volere bene e dimostrarlo esprimendo la propria gioia, “il pensiero che lascio a voi è che non dobbiamo rimpiangere le persone quando sono morte, abbandonarci solo al ricordo. Se il nostro fratello Mario potessero dirci ancora qualcosa ci direbbe: ma cosa stai facendo? Su questa scia dobbiamo apprezzare le persone care, tanti di noi, io compreso, con i nostri genitori spesso siamo stati cattivi. Perché non dire a un genitore: papà ti voglio bene? Dire al proprio figlio papà ha fiducia in te? Non è tutto acquisito, dirlo dà la carica, è una spinta emotiva. Fermiamo il tempo e diciamo alle persone che amiamo ho fiducia in te”.
Al termine della celebrazione eucaristica il sindaco della città, Gianni Di Pangrazio, ha voluto ricordare Mario Sbardella che per lui era “un punto di riferimento. Lo sei stato per noi, per gli amici, per la città”, ha detto il primo cittadino, “mi hai detto qualche giorno fa “è morta la mia roccia” oggi è morta la mia la nostra roccia. È pronta al Salviano l’aula didattica che hai voluto fare realizzare con tutta la tua forza per insegnare l’ambiente e il suo rispetto ai giovani.
Sei stata una persona speciale, il confidente, l’amico, tutto. Negli ultimi tempi abbiamo lavorato insieme in sintonia. Seguivi tutto perché volevi bene a questa città e alla Marsica perché credevi alla grande Marsica. Eri una persona seria, onesta, che se ti voleva bene lo faceva a costo di tutto. Ciao Mario”.
Addio a Mario Sbardella il “direttore operaio”, giornalista appassionato e tenace