Avezzano. E’ stato condannato a condannato a due mesi di reclusione con pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziario. Finisce così un processo a carico di un romeno di Tagliacozzo, domiciliato a Magliano, P.M., 45 anni, accusato di di molestie alla sua ex con continue incursioni in casa e minacce di morte, tanto da ingenerare nella ragazza paura per la sua incolumità, costringendola a trasferirsi dalla sua abitazione.
L’uomo non si era mai rassegnato alla fine della relazione con la straniera connazionale. L’uomo è stato assolto per alcuni episodi e condannato per altri a due mesi di reclusione, che si aggiungono ai 9 già inflitti in precedenza per lo stesso reato persecutorio, ma con la pena sospesa e la non menzione nel casellario giudiziario. Dovrà risarcire la ex per mesi di persecuzione e molestie con 2mila euro, oltre alle spese processuali per i legali di 2.600 euro.
Secondo l’accusa, in più occasioni aveva minacciato la sua ex dicendole che l’avrebbe fatta fuori, chiamandola al telefono giorno e notte e anche sul luogo di lavoro, inviandole dei messaggi minacciosi e provando a costringerla nel firmare documenti per l’affidamento esclusivo del figlio.
Le minacce erano molteplici e in una le aveva detto che sarebbe andato anche sul luogo di lavoro del suo attuale compagno. Nonostante inoltre gli inviti dei datori di lavoro della ragazza a non chiamare più all’utenza dell’attività, aveva continuato a perseguitarla con continue chiamate. I fatti sono stati denunciati più volte ai carabinieri della compagnia di Tagliacozzo. “Inutile fare tutte queste denunce”, le aveva detto, “tanto prima di essere arrestato ti ammazzo”. Ora è arrivata la condanna del tribunale di Avezzano.