Avezzano. Tutto sarebbe nato per una discussione avvenuta all’interno del bar. A quel punto ci sarebbe stato un inseguimento e poi un pestaggio in strada. E’ questa la tesi dell’accusa sul caso che vede imputato un avezzanese accusato di aver picchiato uno straniero minorenne finito in rianimazione a causa di copi di spranga alla testa. Ieri mattina si è tenuta la prima udienza del processo davanti al tribunale di Avezzano che vede alla sbarra Claudio Favoriti, 57 anni, barista. Secondo la procura di Avezzano, che ha svolto le indagini, avrebbe massacrato a colpi di spranga un marocchino minorenne, riducendolo in fin di vita e causandogli delle invalidità cerebrali permanenti. Ieri mattina sono stati ascoltati quattro testimoni, chiamati a deporre dal titolare dell’inchiesta, il pubblico ministero Vincenzo Barbieri. Si tratta di un carabiniere che ha svolto le indagini, un altro barista che stava svolgendo il suo turno e due clienti che in quel momento erano nel bar. Avrebbero in parte confermato che all’interno dell’attività ci fu una discussione tra l’imputato e un gruppo di giovanissimi stranieri e che si arrivò anche alle mani. L’episodio avvenne alla metà febbraio del 2012 quando il barista del Gran caffè, difeso dagli avvocati Antonio Milo e Gianluca Presutti, finì sotto inchiesta. Non ci sono altri indagati, anche se la violenta lite avrebbe coinvolto più persone. Secondo quanto emerso nel corso dell’incidente probatorio, dopo la bagarre il gruppo di ragazzini si allontanò ma venne raggiunto nella vicina via Emilia da un’auto che arrivò a tutta velocità. A bordo c’erano per il pm tre persone, forse quattro, e tra questi sembra ci fosse anche il barista sotto accusa. Fu colpito lo straniero, M.M., che oggi ha 19 anni, difeso dall’avvocato Franco Colucci, procurandogli gravi lesioni cerebrali. Fu ricoverato per mesi in diversi ospedali, fu costretto a lasciare la scuola e ora è ancora sotto cura. Prima del pestaggio sembra che il ragazzino, insieme ad altri stranieri fossero entrati nel bar creando problemi e infastidendo un anziano, padre del 57enne imputato. La prossima udienza davanti al collegio presieduto dal giudice Stefano Venturini, in cui sarà ascoltato il 19enne, è stata fissata al 10 novembre.