Abruzzo zona rossa. Il McDonald’s di Avezzano, come vi abbiamo già spiegato qui, si è attivato per rimanere vicino ai propri clienti e garantire loro servizi efficaci e sicuri per poter soddisfare il palato di grandi e piccini con menù e sfiziosità salate e dolci.
La redazione di MarsicaLive ha contattato Gaetano Miranda, licenziatario dei ristoranti McDonald’s di Avezzano e L’Aquila, per sapere come sta affrontando insieme al suo team questo periodo di emergenza sanitaria.
“Sul piano tecnico, ci stiamo adattando come tutti alle esigenze che un periodo così complesso richiede”, ha raccontato, “e in tutti i canali che abbiamo lasciato attivi, operiamo secondo le norme anti-Covid”.
“Per quanto riguarda la situazione interna, purtroppo ho dovuto bloccare un piano di assunzione importante; stavamo assumendo e incorporando circa sette persone nell’organico ma non è stato più possibile in quanto non ci sono garanzie da dare ai neo arrivati. Non parlo di garanzie economiche ma di quelle che riguardano la formazione. Spero di poter, però, ripristinare il piano di assunzione in tempi brevi e soprattutto migliori”.
“La sala del ristorante”, ha continuato Miranda, “è stata chiusa nonostante era stato studiato un sistema di massima sicurezza che prevedeva distanziometri, plexiglas e altri dispositivi per i quali avevo fatto un investimento di 15mila euro, finalizzato alla prevenzione e protezione dei nostri clienti e dei dipendenti”.
“C’è una cosa che ci preme dire: nell’immaginario comune, siamo identificati come una multinazionale. In realtà io non sono che un imprenditore locale e tutti i miei 52 dipendenti sono della Marsica.
I miei fornitori e miei prodotti provengono dal nostro paese, dunque siamo un’azienda italiana locale con una denominazione multinazionale“.
“Venire da noi non vuol dire riempire le casse degli Stati Uniti. Il mio compito è quello di poter dare una certezza dal punto di vista economico anche in un periodo così difficile a 52 famiglie marsicane”, ha concluso.
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