Avezzano. “Nel campo dell’emergenza, l’Abruzzo non è secondo a nessuno, in Italia e nel Mondo. Lo dimostriamo ancora una volta: il Governo ha deciso di utilizzare questo posto per fare la concentrazione di quanti arrivavano dall’Afghanistan, per poi distribuirli nel resto d’Italia. È scesa in campo tutta la nostra struttura dell’emergenza, dalla protezione civile, alle Asl, ai volontari della Croce Rossa. In questi giorni si sta facendo un gran lavoro anche per consentire la loro permanenza sul territorio nazionale, in condizioni della massima sicurezza possibile”.
È il commento del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, arrivato oggi ad Avezzano, per visitare il campo allestito all’Interporto, per dare accoglienza agli afghani fuggiti dai talebani.
“Le persone che sono qui, sono persone che rischierebbero troppo nel restare nel loro Paese, sono persone che rischiano conseguenze molto gravi per il solo fatto di aver collaborato, aiutato, mostrato amicizia, rispetto e considerazione nei confronti del Tricolore, della nostra Bandiera e dei nostri militari. Per una nazione, per un popolo, è assolutamente doveroso togliere le persone da uno stato di pericolo. Tutte le Regioni d’Italia avranno la loro quota, quindi anche l’Abruzzo. Tant’è che i primi che si muoveranno saranno dislocati nelle strutture che si stanno reperendo qui nel territorio abruzzese, dopo di che inizierà un percorso di integrazione e inserimento. Chiaramente non vivranno in albergo per sempre. La loro integrazione in Italia non è di poca durata. Sono persone che non possono rientrare nel loro Paese, a meno che non succedano certi accadimenti ma è difficile prevedere oggi che questo accada, pertanto dobbiamo essere pronti ad accoglierli come parte integrante della nostra comunità. Sono persone che hanno offerto aiuto, la loro collaborazione ai nostri militari, ai nostri uomini, alla nostra Ambasciata e alle nostre Istituzioni della Repubblica Italiana ed è per questo che per noi oggi è un dovere ricambiare la loro disponibilità e collaborazione offrendogli la garanzia della loro sicurezza e della loro vita. Qui in Italia, visto che in Italia non possono più condurla”.
Il fotoracconto della visita del presidente della Regione, Marco Marsilio
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