Gioia dei Marsi. L’ufficio scolastico regionale fonde due classi della scuola media di Gioia dei Marsi ma la preside Gigli decide di far seguire ai ragazzi solo alcune lezioni insieme. La prima e la terza media dovranno seguire l’anno scolastico insieme. Le due classi, formate esclusivamente da giovani di etnia marocchina, si sono ritrovate lunedì mattina nella stessa aula all’insaputa dei genitori.
Ieri mamme e papà hanno deciso di protestare ma la dirigente scolastica, Maria Gigli, reggente a Gioia dei Marsi e preside di 24 plessi della Marsica orientale, gli ha spiegato come intende organizzare l’anno tutelando i ragazzi. “Voglio subito chiarire che non si tratta di un problema di etnia”, ha spiegato la dirigente scolastica, “la classe prima è formata da 6 bambini, la terza da nove, quindi nessuna delle due raggiungono i 10 alunni che rappresentano il numero minimo per formare una classe. I bambini italiani non nascono più e ci sono molti stranieri soprattutto nei comuni del Fucino. Tre bambini che dovevano iscriversi alla prima media quest’anno hanno deciso di trasferirsi in un’altra scuola, ma non per motivi personali e politici. Quando dall’ufficio scolastico mi hanno chiesto di unire le due classi ho fatto presente che sarebbe stata una fusione anomale ma non c’è stato nulla da fare”. Ieri la preside Gigli ha convocato mamme e papà dei ragazzi che frequentano la prima e la terza media e ha spiegato loro come stanno le cose chiedendo, per i mesi a venire, una mano per aggiustare il tiro e dare ai ragazzi tutto ciò che si meritano.
“Per quanto riguarda le lezioni di italiano, storia, geografia e matematica ognuno le seguirà nelle proprie classi”, ha chiarito la dirigente, “quando faranno arte, educazione fisica, tecnologia e l’alternativa alla religione diventeranno invece un’unica classe. Per il francese, che richiede maggiore attenzione, farò ricorso ai docenti che ho a disposizione per farglielo seguire separatamente. Non mi è mai accaduto di avere una pluriclasse alle medie e per questo sto facendo il massimo nell’interesse degli alunni. Purtroppo avendo 24 plessi non sono riuscita a convocarli tutti prima dell’avvio della scuola. Oggi (ieri per chi legge) ho spiegato ai genitori come stanno le cose e gli ho annunciato che sarò a loro disposizione per qualsiasi segnalazione e per risolvere insieme eventuali problematiche che nasceranno”.