Avezzano. Un monitoraggio sulla concentrazione di batteri, condotto su 7 ambienti dell’ospedale, nell’ambito delle iniziative messe in atto al fine di adottare comportamenti corretti del personale sanitario, a partire dal semplice lavaggio delle mani, nell’ottica della prevenzione delle infezioni ospedaliere. Questa mattina la direzione sanitaria del presidio di Avezzano, in occasione della giornata mondiale dell’igiene delle mani (in programma domani), ha illustrato i risultati delle verifiche, attuate nell’ultimo anno, su alcuni servizi e reparti. L’azione di monitoraggio ha interessato, in particolare, pronto soccorso, radiologia, centrale di sterilizzazione, ortopedia, rianimazione, endoscopia digestiva e centro trasfusionale. Il monitoraggio è stato eseguito su 91 punti riguardanti monitor, computer, schermi, apparecchi elettromedicali e, soprattutto, cellulari. Su quest’ultimi, secondo quanto emerso dalla verifica, è presente una importante contaminazione batterica. L’igiene negli ambienti ospedalieri assume una valenza importante: basti ricordare che, secondo statistiche internazionali, le infezioni ospedaliere causano patologie in una percentuale compresa tra il 5 e il 17%.
A illustrare le azioni già svolte e quelle future è stata questa mattina, all’interno della sala riunioni dell’ospedale, Lora Cipollone, direttore sanitario di presidio, alla presenza, tra gli altri, del direttore di chirurgia vascolare, Giovanni De Blasis e di quello di ortopedia, Sergio Iarussi, i due reparti più direttamente coinvolti nel progetto. L’ospedale di Avezzano, tra i pochi in Regione, è impegnato ormai da 3 anni nella prevenzione delle infezioni ospedaliere che ha portato anche allo svolgimento di 20 incontri di formazione a beneficio degli operatori sanitari. L’opera avviata negli ultimi anni su questa specifica tematica è sfociata, tra l’altro, in alcune iniziative concrete che hanno riguardato sia gli spazi di degenza sia altre parti strutturali del presidio di Avezzano. Infatti, a partire dal 2016, all’interno dell’ospedale sono stati collocati, nei reparti e nei corridoi, circa 200 erogatori disinfettanti, a disposizione del personale ospedaliero e degli stessi familiari che si recano a trovare i congiunti ricoverati. Un fatto che ha permesso di tenere alta l’attenzione di addetti ai lavori e operatori sanitari sulla necessità di seguire pratiche e protocolli ad hoc al fine di ridurre sempre più i rischi delle infezioni e di alzare il livello d’igiene all’interno dell’ospedale. “L’igiene delle mani”, dichiara la dottoressa Lora Cipollone, direttore sanitario dell’ospedale, “rappresenta ancora oggi l’arma più efficace di prevenzione delle infezioni, specie nei luoghi di cura”.