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Linea ferroviaria L’Aquila Marsica, botta e risposta a distanza tra Giovagnorio e Biondi

Il sindaco di Tagliacozzo: "Non crediamo ai miracoli", Biondi: "Non ha risposto nemmeno a invito incontro"

Redazione Abruzzo di Redazione Abruzzo
26 Gennaio 2023
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Tagliacozzo. “Qualche considerazione ‘semplice semplice’ che rischiari un po’ il fumo buttato in questi giorni su tutta la vicenda inerente il progetto della velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara”.

Così il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio.

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“Innanzitutto desidero ribadire anche io che non c’è nessuna contrapposizione o campanilismo con i fratelli aquilani… noi Marsicani siamo concreti, generosi e inclusivi e privi di atavici preconcetti contro le altre popolazioni a noi limitrofe! Siamo per lo sviluppo di tutte le zone interne. All’amico sindaco Pierluigi Biondi, che ha subito evocato inesistenti campanilismi e fronde contro la rinascita del nostro amato Capoluogo di Regione, mi permetto di eccepire che il progetto della costruzione ex novo di una tratta ferroviaria che congiunga L’Aquila alla Marsica (nello specifico alla stazione di Tagliacozzo) funzionale ad un collegamento più veloce e diretto con la Capitale per il tramite della Linea Roma-Pescara è un ‘sogno’ allo stato dei fatti pressoché irrealizzabile. Sarebbe quindi opportuno che non stanchi più di tanto il fido Marsilio, sguinzagliato per ben due volte alla volta del Ministero per le infrastrutture e i trasporti a perorare la causa della nuova bretella ferroviaria da Salvini in persona! Quello che noi sindaci marsicani abbiamo cercato di rappresentare, anche se alcuni poi sono stati costretti ad un “contrordine compagni” da parte del partito che “li ha rimessi in riga”, è che bisogna in primo luogo concentrare sforzi, energie e risorse, soprattutto da parte della Regione, per il progetto già esistente di velocizzazione della Linea Roma-Pescara”

“L’ammontare dell’intera opera prevede una spesa stimata – prima dei rincari dell’ultimo anno – in 6,4 miliardi di euro; tale cifra è naturalmente “stimata” ma non è ancora disponibile, cioè non esiste nella sua interezza. Non è indicata neanche la data di fine lavori che, da un’attenta lettura effettuata dall’Associazione “Azione Ricerca e Sviluppo” di Sulmona (la quale si occupa di questa tematica da oltre 20 anni e che nel 2020 insieme al CENSIS ha promosso uno studio specifico), potrebbe essere individuata tra i 25 e i 30 anni.

Con l’arrivo del Pnrr, il quale impone che le opere candidate al finanziamento dovessero categoricamente prevedere il completamento entro il 2027, riguardo all’interezza del progetto di velocizzazione della linea ferroviaria, si è potuto destinare all’opera poco meno di 700 milioni di Euro, e quindi si è deciso di intervenire su un un paio di lotti la cui realizzazione rientrasse nei tempi previsti”, continua il sindaco di Tagliacozzo, “allo stato dei fatti quindi, dell’intero progetto, risultano finanziati solo i lotti n. 1 e n. 2 e cioè la tratta Interporto d’Abruzzo-Manoppello e la tratta Manoppello-Scafa, per un totale di scarsi 8 km. le cui risorse, immediatamente disponibili, a detta del Commissario Ing. Macelo, sono state attinte appunto dal Pnrr e quindi i cantieri devono essere ultimati entro il 2027. C’è poi ulteriore disponibilità economica per un’altra breve tratta di poco meno di 6 km tra Pratola Peligna e Sulmona (lotto n. 4) per un ammontare di scarsi 300 milioni di Euro (fondi statali e non del Pnrr) e poi il nulla… nel senso che, per la consistente tratta che prevede il raddoppio di circa 17 km tra Avezzano e Tagliacozzo non si hanno finanziamenti. E pensare che inizialmente si era detto che questa sarebbe stata tra i primi cantieri ad essere avviati, anche per la facilità delle procedure di esproprio, trattandosi in gran parte di terreni agricoli”.

“In queste problematiche oggettive si insinua ora l’idea di un collegamento ferroviario, totalmente ex-novo, tra L’Aquila e Tagliacozzo, funzionale al ricongiungimento, come già detto, del Capoluogo regionale alla linea Roma-Pescara”, conclude Giovagnorio, “attualmente, il costo per la costruzione di un solo chilometro di nuova ferrovia è stimato circa 1 miliardo di euro. In linea d’aria Tagliacozzo-L’Aquila distano 35 km. Approssimando per difetto, a causa dell’orografia che il tracciato dovrebbe seguire, a circa 45 km la lunghezza della nuova infrastruttura ferroviaria il costo della nuova opera si aggirerebbe intorno ai 45 miliardi di euro, escluse naturalmente le opere accessorie (tipo stazioni o gallerie). Capirete quindi che, se allo stato dei fatti non si ha la copertura economica neanche per la velocizzazione della Linea ferroviaria Roma-Pescara, sottostimata a 6,4 miliardi di euro, ci viene da sorridere pensando a Marsilio e a Biondi che vanno al Ministero a perorare la costruzione di una nuova ferrovia il cui costo stimato – al di là delle tempistiche decennali – si aggira intorno ai 50 miliardi di euro. Concretezza e serietà esigono dunque che si porti avanti il progetto di velocizzazione della linea Roma -Pescara anche perché questo è propedeutico al progetto “faraonico” del nuovo collegamento tra L’Aquila e la Marsica! Ben vengano i miracoli, ma intanto si lavori su ciò che è possibile fare!”.

LA REPLICA DEL SINDACO DELL’AQUILA

“È curioso come dopo oltre un anno il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, abbia finalmente compreso l’importanza di un progetto strategico come quello del collegamento ferroviario delle aree interne abruzzesi con la Capitale attraverso una connessione rapida su ferro tra il territorio aquilano e quello marsicano”.
Lo dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“Il 20 gennaio 2022, infatti, congiuntamente al presidente della Regione, Marco Marsilio, ho inviato una nota a tutti i primi cittadini dell’area marsicana, compreso – evidentemente – anche il primo cittadino di Tagliacozzo, per informarli della trasmissione alle Commissioni competenti in Parlamento da parte dell’allora Mims, oggi ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), del Documento strategico della mobilità ferroviaria passeggeri e merci all’interno del quale è segnalato, tra gli studi di fattibilità ritenuti prioritari, quello sul collegamento tra L’Aquila e Tagliacozzo. Una missiva, a cui non ha ritenuto necessario fornire alcun riscontro, in cui insieme al presidente veniva espressa la speranza di unità d’intenti per cogliere l’opportunità di unificare, sotto il profilo infrastrutturale, una provincia estesa come la nostra e renderla competitiva con il resto della regione e del Paese”.
“Non mi dilungo nel ribadire, come è stato fatto già da altri rappresentanti istituzionali e sindaci prima di me, che tale iniziativa non preclude in alcun modo il progetto di velocizzazione della linea Pescara-Roma ma è, anzi, ad essa funzionale e complementare. Ricordo solamente, però, che grazie al tavolo di lavoro richiesto dal Comune dell’Aquila e istituito alla presenza di tecnici ed esperti di Regione, Mit, Rfi e lo stesso ente comunale, verrà predisposto il documento di fattibilità delle alternative progettuali (Docfap) di collegamento ferroviario tra L’Aquila e la Marsica, che permetterà di allacciarsi alla prevista tratta  tra la città adriatica e Roma”.
“Sarà quello lo strumento a cui fare riferimento per valutare percorsi, costi e modalità di realizzazione di un’opera che le comunità locali attendono da anni. Altre valutazioni sono rimesse a previsioni e valutazioni non supportate da elementi oggettivi di discussione. Solo su quelli sono abituato a confrontarmi. Il sindaco Giovagnorio delinea cifre iperboliche per la realizzazione di un tracciato che, secondo lui, avrebbe un costo da 1 miliardo di euro per chilometro quando, secondo tecnici ed esperti accreditati, sarebbe di circa due miliardi la spesa per l’intera operazione di collegamento tra l’area aquilana e quella marsicana. Una forzatura che, oltre a denotare una scarsa conoscenza della materia, ricorda molto da vicino una certa sinistra che all’epoca si schierò contro la nascita dell’autostrada A24 perché i costi di realizzazione erano (o sarebbero stati) troppo alti”.
Tags: linea ferroviaria tagliacozzo l'aquila
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