Avezzano. L’IIS Ettore Majorana di Avezzano quest’anno ha partecipato da protagonista alla manifestazione Maker Faire di Roma, infatti durante i tre giorni in cui si svolge questo evento, i ragazzi del corso di robotica si sono cimentati in sfide e competizioni di carattere internazionale conseguendo non solo importanti risultati ma anche raccogliendo consensi e complimenti per le loro competenze e la loro preparazione.
Un gruppo di ragazzi, infatti, ha partecipato alle MakeX Robotics Competition a Roma sia nella categoria “City Guardian” che in quella non competitiva della “Corageaus Traveler”. Un secondo gruppo, invece, si è confrontato in un’Hackathon, cioè una sfida tra programmatori organizzata dalla Nasa contemporaneamente in tutte le nazioni del mondo.
Le squadre del gruppo di Robotica si sono classificate alla MakeX al secondo posto, medaglia d’argento, dimostrando così la loro competenza in campo tecnologico ma anche dando prova di capacità relazionali e competitive che li hanno portati a sfiorare la vittoria
MakeX Robotics Competition è una piattaforma di competizioni di robotica educativa che mira ad ispirare l’entusiasmo dei giovani, la loro creatività, la condivisione e la collaborazione. Essa si pone come obiettivo la promozione dell’innovazione scientifica, tecnologica e didattica attraverso competizioni di robotica educativa. Quest’anno il tema della competizione è stato “City Guardian” e ha incoraggiato i partecipanti a trovare soluzioni innovative per risolvere i problemi ambientali che affliggono le grandi città. Agli studenti è stato chiesto di risolvere dei problemi pratici lavorando alla progettazione, costruzione e programmazione di robot autonomi basati su mBot, un piccolo rover in alluminio International Space Apps Challenge è un hackathon internazionale dedicato alla tecnologia spaziale e alle sue applicazioni terrestri. I partecipanti sono invitati a lavorare a diverse challanges proponendo innovative soluzioni open-source; a tutti i partecipanti è poi conferito un attestato col titolo di “Galactic Problem-Solver
I ragazzi che hanno partecipato all’hackathon per 48 ore consecutive hanno sviluppato, su una delle challenge lanciate dall’agenzia spaziale, un gioco educativo che mira a costruire un’applicazione web pensata per gli insegnanti. Gli studenti hanno realizzato un gioco con Android studio con l’obiettivo di utilizzare in classe un’app scaricabile su smartphone che potesse essere usata per insegnare la matematica, la fisica la chimica e l’astronomia. Solo 10 scuole superiori d’Italia sono state ammesse a partecipare a quest’importante competizione in cui la sfida avviene non solo tra studenti ma anche tra aziende, università e start-up che operano in campi tecnologici-digitali
Si è trattato di sfide importanti che proiettano l’istituto E. Majorana a livello nazionale e Internazionale e che permettono agli alunni di confrontarsi in contesti di ampio respiro che diano loro non solo competenze innovative ma anche capacità di azione, capacità di affermazione di sé stessi, capacità di gestire attività complesse e competitive.
Il preside Buzzelli è orgoglioso di tutti gli studenti che con passione e dedizione hanno lavorato per poter conseguire questi importanti risultati. Riccardo Barbarossa, Lorenzo Ciafrelli, Giacomo Ciangoli, Davide Colucci, Alessio De Luca, Marco Della Rocca, Matteo Di Felice, Federica Di Massimo, Franco Eramo, Fantozzi Leonardo, Michele Fiasca, Franco Frezzini, Luigi Giffi, Lorenzo Imbastari, Riccardo Iulianella, Aurora Maggi, Lorenzo Musilli, Alessandro Pandoli, Lorenzo Parente, Pietro Pelliccione, Hamza Qanit, Luca Raschiatore, Mattia Rosa, Giuseppe Savina, Tomassetti Luca, si sono preparati molto nell’ultimo mese ma l’Istituto da qualche anno è impegnato nell’innovazione ed in particolare nella robotica e ha partecipato già a diverse competizioni nazionali come la RomeCup e la Robocup conseguendo sempre importanti risultati.
I docenti che li hanno che li hanno seguiti nella preparazione (Alessia Galli, Filomena Montanile, Maria Antonietta Montanile, Maria Teresa Mastrocesare e Guido Pandoli) hanno svolto il ruolo di tutor ma un mentor speciale è stato Lorenzo Parente, un alunno del quinto anno che si è cimentato nel ruolo di guida per suoi compagni.