Avezzano. Diciotto persone licenziate alla clinica Di Lorenzo di Avezzano. Il provvedimento scatterà al 31 dicembre e alla base, secondo la proprietà della struttura sanitaria, ci sarebbero i tagli dovuti alla delibera commissariale numero 41 del 27 luglio che prevede una riduzione del 18 per cento dei posti letto ai privati. Ma anche il mancato pagamento delle commissioni da parte della Asl. La Cgil sostiene che questa è solo la punta dell’Icerberg e che i tagli penalizzeranno soprattutto la Marsica. A casa saranno mandati due ausiliari, due operatori socio sanitari, una puericultrice, uno specializzato, due infermieri, due caposala, un tecnico di radiologia, uno di cardiologia, tre medici assistente e tre impiegati amministrativi. «La necessità di dover procedere al licenziamento del personale eccedente», si legge nel documento inviato ai sindacati della sanità dalla clinica, «scaturisce dalla ulteriore riduzione del 15 per cento dei posti letto deliberata dalla Regione con un decreto del commissario ad acta per il piano di risanamento. Il provvedimento ha richiesto una riorganizzazione interna di spazi e funzioni che si è andata a sommarsi a una crisi finanziaria dell’azienda». La crisi sarebbe dovuta anche ai numerosi contenzioni con la Asl relativi alle annualità pregresse, «al cronico ritardo nei pagamenti e alle insostenibili normative imposte che richiedono un impiego di risorse non commisurato al budget assegnato, inferiore alla capacità produttiva della struttura». Il responsabile provinciale della Cgil Sanità, Antonio Ginnetti, ha parlato di stime che prevedono una riduzione di 47 posti letto nella provincia, di cui 34 riguarderanno la Marsica. «Questa situazione danneggerà non solo i lavoratori e le loro famiglie, ma anche gli utenti visto che ci saranno meno servizi nel momento in cui il pubblico ha già grandi problemi con le liste di attesa perché il taglio agli ospedali doveva corrispondere al potenziamento della medicina del territorio».