Avezzano. Urne aperte a fine maggio per 1.400 dipendenti di LFoundry. L’azienda più grande del territorio, che ha da poco venduto il cento per cento delle sue quote al colosso cinese Jangsu Cas -igbt technology come raccontato da MarsicaLive, dovrà rinnovare i rappresentanti sindacali di stabilimento. L’iter burocratico è stato già avviato ed entro metà mese si stabiliranno giorni e orari delle votazioni per i nuovi 15 rsu. Spetterà infatti alla commissione elettorale, che si insedierà nei prossimi giorni, decidere le modalità di chiamata alle urne.
Avviato l’iter burocratico per il rinnovo delle rsu di stabilimento
“È un grande momento di democrazia e di partecipazione dei lavoratori che hanno la possibilità di scegliere da chi farsi rappresentare”, ha commentato Roberto Di Francesco, attuale rsu di LFoundry per la Fiom – Cgil, “le posizioni e le differenze tra le liste sono abbastanza nette e chiare. Come Fiom, purtroppo dobbiamo registrare che si stanno verificando tutte le perplessità che avevamo manifestato e che ci hanno portato a non firmare il contratto di solidarietà senza chiare prospettive. Le lavoratori e i lavoratori stanno pagando sulla loro pelle, con stipendi da fame, quello che noi avevamo previsto. Naturalmente la Fiom – Cgil presenterà una propria lista di candidati e, come previsto dallo statuto, accoglierà anche le auto-candidature di iscritti e non che vogliano seriamente impegnarsi nell’attività sindacale in questo stabilimento”.
Pronti a rinnovare le proprie rsu anche i dipendenti di Siapra e Saes
Nei prossimi giorni, quindi, si conosceranno i nomi dei dipendenti dell’azienda, ma anche dei rappresentanti sindacali, che si candideranno per entrare a far parte delle rsu di LFoundry. A fine giugno, inoltre, sono previste le elezioni per il rinnovo delle rsu anche in altre aziende del territorio come la Siapra (ex Fiamm) e la Saes. Anche in questo caso i rappresentanti delle parti sociali dovranno avviare l’iter per la convocazione delle elezioni e subito dopo ci saranno assemblee e convocazioni alle urne per tutti i dipendenti.