Avezzano. Si è concluso con forte tensione e nessuna svolta concreta l’incontro sulla vertenza LFoundry tenutosi oggi, 24 luglio, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Al tavolo presenti i rappresentanti del Governo, delle istituzioni locali e regionali, le sigle sindacali territoriali e nazionali, le RSU e i vertici dell’azienda, accompagnati da Confindustria L’Aquila.
Nonostante le attese, l’azienda non ha presentato alcuna novità sostanziale, limitandosi a riformulare il piano già illustrato nel precedente vertice dello scorso ottobre, legato principalmente a una richiesta di finanziamenti pubblici per ridurre i costi di produzione. Nessun chiarimento, però, è stato fornito sulla sostenibilità industriale del sito di Avezzano, né sulle garanzie occupazionali e sul ripristino dei salari per i lavoratori penalizzati dal contratto di solidarietà.
Decisa la reazione dei sindacati FIM, FIOM, UILM e delle RSU aziendali, che hanno espresso “fortissima preoccupazione” per il futuro dello stabilimento e totale contrarietà rispetto all’atteggiamento evasivo dell’azienda, che, con sorpresa generale, ha evitato di rispondere a molte delle domande sollevate durante il confronto.
Anche le istituzioni presenti al tavolo – tra cui la sottosegretaria al MIMIT Fausta Bergamotto, l’assessore regionale Tiziana Magnacca e il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio – hanno manifestato disappunto per l’atteggiamento dei vertici aziendali, pur ribadendo la disponibilità a mettere in campo ogni strumento utile alla salvaguardia dello stabilimento marsicano.
La sottosegretaria Bergamotto ha ricordato con fermezza che, secondo l’articolo 41 della Costituzione, l’iniziativa economica privata deve avere una funzione sociale, e che può essere orientata in tal senso anche da parte dello Stato.
A conclusione dell’incontro, il Ministero ha fissato un nuovo appuntamento entro la metà di ottobre, sollecitando l’azienda a presentare un piano industriale credibile, trasparente e rispettoso dei lavoratori e del territorio.
Resta altissima la tensione tra le parti e la preoccupazione delle sigle sindacali per l’assenza di visione e impegni concreti sul futuro della LFoundry, una delle realtà produttive più importanti della provincia dell’Aquila.