Carsoli. Il consigliere comunale, ed ex sindaco, Domenico D’Antonio alla luce dell’avvio degli interventi per l’adeguamento del palazzo di città partiti nei giorni scorsi è intervenuto per far luce su alcuni punti che stanno creando malumori in paese. “Tale opera è stata ideata e finanziata per un milione di euro nel 2014, durante la nostra amministrazione”, ha commentato D’Antonio, “da lunedì gli uffici comunali verranno dislocati in parte nella sede ex Mael e in parte nella sala polivalente di via Aquila, sede della scuola dell’Infanzia. Quest’ultima dislocazione sta creando apprensione tra le famiglie dei bambini che non erano state minimamente informate e preparate su tale decisione. E’ importante la sicurezza dell’edificio comunale ma è, certamente, più importante la sicurezza e la tutela, e non solo fisica, dei bambini”. Il consigliere D’Antonio si è chiesto “per quale motivo non siano state preliminarmente effettuate tutte le valutazioni sulla sicurezza e siano state analizzate eventuali conseguenze della revisione del piano di evacuazione dei bambini che tale dislocazione potrebbe comportare.Non si comprende, infatti, per quale motivo non siano state preliminarmente effettuate tutte le valutazioni sulla sicurezza e siano state analizzate eventuali conseguenze della revisione del piano di evacuazione dei bambini che tale dislocazione potrebbe comportare, al fine di prendere una decisione ponderata e suffragata da elementi concreti e rassicuranti.
E se il nuovo piano prevedesse una limitazione di accesso dei bambini alla mensa? Come ci si comporterebbe? Facendo fare dei turni ai bambini che, come sappiamo, sono abitudinari e quindi potrebbero risentire di tali cambiamenti?
Possibile che non c’era una soluzione alternativa e meno impattante sulla situazione, anche emotiva, delle famiglie? Sembra, invece, ancora una volta, confermata l’arroganza e la supponenza dell’attuale amministrazione nel prendere decisioni senza confronto e contraddittorio (al di fuori del cerchio magico) e nel denigrare, e non solo, chi esprime posizioni diverse, anche se motivate Col senno di poi assumono maggiore significato le considerazioni da me espresse nell’articolo dell’08 novembre 2016, in cui contestavo la scelta di assegnare i moduli prefabbricati al Comune di Pescina, ponendo la seguente domanda: e se ci fosse, successivamente, la necessità di utilizzare detti moduli per la sistemazione e messa in sicurezza del distretto sanitario e del municipio? Del resto la somma necessaria per la sistemazione di detti moduli era all’incirca quella occorrente per la sistemazione degli impianti e delle opere nelle due strutture identificate. E’ ormai palese che la pianificazione e la programmazione non appartengono a tale amministrazione. Come è sempre più palese la classica risposta del Sindaco alle richieste di informazioni e notizie da parte dei cittadini: “non ne sapevo nulla”.