Lecce. I lavori del Cam alla rete idrica, in corso da quattro mesi, allagano la moschea e impediscono il diritto di culto alle persone di religione islamica. Il Centro culturale Islamico “El fath” è stato costretto a presentare una diffida. Samiri El Haj, presidente della comunità islamica, si è rivolto all’avvocato Pasquale Motta per chiedere un intervento immediato. Infatti il Consorzio acquedottistico marsicano, a seguito di lavori eseguiti ben quattro mesi fa, ha causato ingenti danni alla struttura. Il pavimento è allagato, nelle sale si è creata muffa e c’è umidità ovunque. La situazione sta impedendo ai frequentatori del centro di poter svolgere le consuete e quotidiane attività religiose, come ad esempio la preghiera. La diffida presentata al Consorzio ha lo scopo di “vedere eliminato immediatamente quanto causato dal Cam con contestuale risarcimento dei danni subiti a favore dell’associazione. La lettera è stata inviata dallo studio legale Motta per conoscenza anche al Comune di Lecce di Marsi affinché possa, “nei limiti della sua competenza, intervenire o comunque sollecitare quanto prima un intervento”. Le ripercussioni per la cultura e la religione islamica sono di estrema gravità. Il problema persiste ormai da molto tempo e i danni alla struttura con passare delle settimane sono diventati ingenti. La perdita di acqua è anche uno spreco per la comunità e un paradosso alla luce delle difficoltà economiche e finanziarie dell’ente, che si ritrova un buco di oltre 50 milioni di euro.