Avezzano. “Hanno fatto e hanno detto e hanno iniziato il percorso per chiudere definitivamente la caccia in Abruzzo, anzi di fatto l’hanno chiusa”. Questo l’attacco sferrato dalla Enal caccia sezione provincia dell’Aquila alla luce degli ultimi risvolti sulla caccia in Abruzzo. “Parlo dei nostri politici supportati da eclatanti grandi studi specialistici sull’ambiente e sulla fauna supportati dall’Ispa che ormai dalla sua istituzione decide le sorti dell’attività venatoria in Abruzzo e non solo riescono a fare ciò che vogliono, bistrattando i seguaci di diana”, ha continuato Vincenzo Rubeo presidente dell’Enal caccia L’Aquila, “si rendono conto questi esperti e politici compiacenti che aprendo la caccia il primo ottobre di fatto ci precludono la possibilità di cacciare per almeno la metà di quanto prevede la lecce nazionale che la regolamenta. Si rendono conto che in Abruzzo tranne per qualche territorio costiero si caccia per la maggior parte da 800 metri sul livello del mare in su?”.
Secondo Rubeo posticipando la caccia sarà impossibile cacciare la quaglia, o alla beccaccia, oppure uscire con il cane. “Per non parlare delle altre tipologie di caccia”, ha precisato anche Rubeo, “da una parte ci precludono la caccia al cinghiale, dall’altra ci chiedono aiuto per il contenimento di questo ungulato. Cari esperti e cari politici la forma di caccia più efficace per il contenimento dei cinghiali si chiama Braccata pertanto se foste veramente interessati a contenere nei numeri questo selvatico si potrebbe intervenire per legge e invece di consentirla per i previsti 90 giorni potrebbe essere estesa”. Il presidente dell’Enalcaccia ha sferrato poi un ultimo colpo verso la classe politica chiarendo che “ai politici che dovrebbero legiferare in materia di caccia posso solo dire che i cacciatori non ancora si rendono conto di essere anche elettori e purtroppo alcune associazioni venatorie locali nemmeno. La politica venatoria la gestisce chi ci governa con il supporto di questi studi insindacabili, con i risultati che tutti abbiamo davanti agli occhi”.