L’Aquila. Abruzzo ancora nella morsa del caldo. Dopo le temperature altissime registrate ieri, anche oggi il termometro raggiunge valori record. Il caldo estremo interessa sia la costa, dove a farla da padrone è l’afa, sia l’entroterra. Secondo le rilevazioni dell’associazione Caput Frigoris, sono stati raggiunti i 42,8 gradi a Castiglione a Casauria (Pescara) e i 40,4 a Capestrano (L’Aquila); sfiorati i 40 gradi anche a Bussi sul Tirino e superati i 38 a Popoli (Pescara) e Bellante (Teramo). Superati i 30 gradi anche nelle località montane: oltre 33 gradi a Santo Stefano di Sessanio, 1.220 metri sul livello del mare, e a Scanno (1.100 metri); oltre 30 gradi a Castel del Monte (1.325 metri), Civitella Alfedena (1.120 metri), Pescasseroli (1.174 metri), Pescocostanzo (1.260 metri) e Rocca di Mezzo (1.217 metri).
Rovente anche la costa, con Montesilvano che ha superato i 35 gradi. Nonostante le temperature elevate, il Centro funzionale d’Abruzzo della Protezione civile definisce “basso” il rischio incendi in tutte le province. Pescara, intanto, è tra le città italiane con il bollino rosso del ministero della Salute. Nel capoluogo adriatico, dopo oggi, anche per sabato e domenica è previsto il livello 3, che indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche; tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute.
Gli esperti di AbruzzoMeteo.org parlano di “condizioni generali di cielo prevalentemente sereno con possibili annuvolamenti a ridosso dei rilievi durante le ore centrali della giornata e nel corso del pomeriggio. Poche novità nella giornata di sabato e nel fine settimana – si legge – tempo stabile e temperature ben al disopra delle medie stagionali con punte massime localmente superiori ai +38°C/+40°C, specie nell’Aquilano, sulla Valle Peligna e nelle principali valli che si affacciano sul versante adriatico (Val Pescara e Val di Sangro). Valori meno elevati si registreranno lungo la fascia costiera ma con tassi di umidità piuttosto elevati e conseguente caldo afoso”.