Ortucchio. Commozione, emozione e forti sentimenti d’amore e condivisione hanno caratterizzato momenti speciali a Ortucchio dove, nella chiesa di Santa Maria in Capodacqua, alla presenza del vescovo Monsignor Giovanni Massaro e sotto la guida attenta di padre Riziero Cerchi, è andata in scena la via Crucis vivente.
“Grazie a tutti voi ragazzi che oggi pomeriggio avete fatto vibrare l’anima e il cuore. Emozioni uniche che ci hanno ricordato che nessuno ha un amore più grande di chi dona la vita per i propri amici, emozioni che hanno gridato che voi siete il nostro futuro, un futuro pieno di speranza, un futuro dove il valore della responsabilità e dell’impegno sono l’essenziale per ogni persona”. Ha dichiarato padre Riziero.
“Oggi pomeriggio avete scelto tra le varie opportunità l’essenziale: Dio. Grazie perché tutto il tempo a voi dedicato non è tempo perso ma un grande investimento. Grazie ai vostri genitori, grazie ai vostri catechisti. VI PROMETTIAMO CHE FAREMO DEL TUTTO AFFINCHÉ LE VOSTRE VITE SIANO VITE FIRMATE E NN VUOTO A PERDERE. LUI È IL GRANDE STILISTA E NON PERDERÀ TEMPO A METTERE LA SUA FIRMA.. INFINITAMENTE GRAZIE”.
“Carissimi ragazzi, questa Via Crucis che avete animato e rappresentato con tanto impegno e devozione non è stata semplicemente una rappresentazione teatrale bensì un momento forte di preghiera, di riflessione e di incontro con la Passione di Gesù”. Sono le parole del vescovo Massaro. “È stato un cammino che ci ha riportati nei luoghi e nelle emozioni di quel venerdì santo, dove il Signore ha portato il peso del nostro peccato, soffrendo per amore di noi tutti.
Gesù, nelle sue sofferenze, ci ha mostrato che la vera forza non risiede nella potenza fisica, ma nella capacità di amare anche quando sembra impossibile. Ogni stazione della Via Crucis ci ha ricordato che, nella vita, ci sono momenti di fatica, di prova, di dolore. Ma ogni passo che Gesù ha fatto verso il Calvario è stato un passo verso la nostra salvezza. Lui non è scappato, non ha evitato la sofferenza, ma l’ha accolta con amore. E così ci insegna che anche nei momenti di difficoltà, noi non siamo mai soli, perché Lui è sempre con noi. Mi auguro, cari ragazzi, che questa esperienza vi aiuti a crescere nella fede, ad amare il Signore con tutto il cuore e ad essere testimoni del suo amore nelle vostre vite quotidiane. Carlo Acutis, di cui qui custodite una sua reliquia, nonostante la giovane età, ha saputo affrontare le difficoltà della vita con uno spirito di fede straordinario. La sua vita è stata un cammino di fede vissuto nel quotidiano, proprio come quello che ci avete mostrato voi oggi. Ogni passo che Carlo ha compiuto ci insegna che la santità non è un sogno irraggiungibile, ma è una via che si può percorrere attraverso l’amore di Dio e l’amore verso il prossimo. Mi rivolgo a voi ragazzi: seguite l’esempio di Carlo Acutis. Non abbiate paura di essere santi. La santità non è fatta di grandi cose, ma di gesti quotidiani di amore, di preghiera e di dedizione. E a voi, cari genitori, catechisti e parrocchiani, che avete accompagnato e sostenuto questi ragazzi, vi esprimo il mio più sincero grazie. La fede si trasmette attraverso l’esempio, l’educazione e la preghiera. Continuate a camminare insieme a loro, affinché possano crescere nella conoscenza e nell’amore del Signore”.