La luna piena, l’aria fresca e gli attrezzi in spalla: questi gli ingredienti giusti per scendere in vigna. Da Tenuta Secolo IX sono state notti movimentate quelle appena trascorse. I vigneti, investiti da un’atmosfera magica, hanno aperto le danze alla raccolta dei frutti di un lavoro durato per diversi mesi.
Un appuntamento che quest’anno è stato anticipato rispetto alle tradizionali date a causa delle elevate temperature. La scelta della notte è fondamentale; diversi i vantaggi e le motivazioni che spingono molti a vendemmiare sotto la tiepida luce delle stelle.
Perché vendemmiare di notte.
Il primo aspetto da tenere in considerazione è la possibilità di sfruttare l’escursione termica che si verifica nel passaggio dal giorno alla notte. Questo permette di procedere con la raccolta in condizioni ambientali che garantiscono una lavorazione più efficace e confortevole.
Inoltre, le basse temperature assicurano il mantenimento della qualità dell’uva; nello specifico si tratta di una migliore conservazione del corredo aromatico. Le uve di notte risultano più compatte e quindi più facili da raccogliere e trasportare. Soprattutto si riduce al minimo il rischio di rotture degli acini o l’innesco di fenomeni fermentativi indesiderati, che possono compromettere la qualità dell’uva e, di conseguenza, del risultato finale.
Infine, c’è un risparmio di energia. Quando arriva in cantina, infatti, l’uva raccolta ha una temperatura più bassa e si risparmia l’energia da utilizzare per il raffreddamento del pigiato.
Al di là dei vantaggi pratici, la vendemmia notturna rappresenta un appuntamento fisso e tradizionale che regala forti emozioni a chi la pratica.